SI è riunita il 24 maggio c.a. la Presidenza Regionale della Faib Sicilia per fare il punto della situazione sui rapporti intercorsi con la III Commissione alle Attività Produttive in merito alla Proposta di DDL Carburanti condivisa da Faib, Fegica e Figisc e per riferire alla categoria degli adempimenti previsti dalla Legge n. 99 del 2009 in materia di comunicazione e pubblicazione dei prezzi di vendita al pubblico dei carburanti per autotrazione. L’incontro a cui ha partecipato il Presidente Nazionale della Faib Martino Landi che ha presieduto la seduta insieme al Presidente Regionale della Faib Stello Bossa e al Coordinatore Reg.le della Faib Salvatore Basile è stata anche l’occasione per rappresentare l’andamento dei rapporti con le Compagnie nell’ambito degli accordi nazionali scaduti e non ancora rinnovati. Un momento di confronto nel corso del quale afferma il Presidente Regionale della Confesercenti Sicilia Vittorio Messina gli operatori del comparto, intendono richiamare l’attenzione della politica su un settore che conta in Sicilia oltre 2400 impianti e circa 8.000 addetti.
Il Presidente Regionale della Faib Stello Bossa nella sua relazione introduttiva ha riferito della fitta agenda di appuntamenti promossi dalla Faib Sicilia nel corso degli ultimi mesi di lavoro. Stello ha puntualizzato che le proposte della categoria sono state già portate all’attenzione dell’Assessore alle Attività Produttive Linda Vancheri, nel’ambito del Tavolo tecnico regionale che sta lavorando sul testo unico delle Attività Produttive. Inoltre precisa il Presidente Regionale Faib insieme alle altre sigle sindacali è stato richiesto un incontro con l’Assessore per condividere possibili sviluppi sulla normativa di settore.
La chiusura dei lavori della Finanziaria, precisa Basile, e la ripresa delle attività ordinarie da parte delle Commissioni Parlamentari, impone alla nostra categoria di portare nuovamente e con rinnovata determinazione al centro del dibattito politico regionale le criticità del settore più volte denunciate dal mondo associativo nelle sedi istituzionali, anche ad esempio in occasione delle audizioni presso la III^ Commissione alle Attività Produttive ma senza ottenere ad oggi le risposte auspicate.
In particolare continua Basile la proposta di DDL carburanti è stata sviluppata con l’obiettivo di promuovere un sistema di regole a garanzia di un maggiore equilibrio tra le forze che oggi operano lungo la filiera di distribuzione carburanti e a maggior tutela dell’utente finale. A cominciare dalla richiesta di inapplicabilità nel nostro ordinamento giuridico regionale dell’Art. 28 della Legge 111 del 2011 e smi che attraverso il processo di selfizzazione degli impianti ha ingenerato forme di discriminazione sui prezzi e alimentato episodi di concorrenza sleale. Il tutto mettendo a rischio i circa 7.000 operatori del comparto. Occorre guidare con grande senso di responsabilità il percorso tracciato dalla Legge 27 del 2012, con riferimento alla chiusura degli impianti incompatibili prevedendo misure complementari a quelle esistenti che con l’ausilio di un fondo di solidarietà consentano più congrui indennizzi a chi dovrà lasciare gli impianti e soprattutto garantendo un sostegno per la copertura della riqualificazione delle aree dopo lo smantellamento dei p.v.. Nel contempo occorre introdurre misure che contrastino l’apertura indiscriminata di nuove attività proibendo la deroga ai piani urbanistici per la realizzazione di nuovi impianti. Cosi come è necessario intervenire per contenere l’aumento dei prezzi al consumo che per oltre il 60% è riconducibile all’imposizione fiscale Iva e accise. A tal fine Faib Sicilia ha proposto la modifica dell’Art 36 dello Statuto della Regione Sicilia con l’obiettivo di introitare nelle casse regionali le imposta di produzione e di raffinazione dei carburanti e alimentare delle economia da utilizzare anche per la razionalizzazione del prezzo al consumo. Infine Basile ha provveduto a illustrare gli adempimenti previsti dalla Legge 99 del 2009 per la comunicazione e pubblicazione dei prezzi di vendita al pubblico dei carburanti per autotrazione ed è stata consegnata agli operatori intervenuti una guida delle procedure per operare sul sito del Ministero dello Sviluppo Economico.
La conclusione dei lavori è stata affidata al Presidente Nazionale della Faib Martino Landi che dopo un’analisi attenta e puntuale dei rapporti con le Compagnie, sottolinea che oggi è tempo di modificare le logiche che sottintendono le relazioni con le Aziende petrolifere ponendo al centro del confronto la tutela del margine dei punti vendita e non appiattirsi verso la massimizzazione dei litri erogati.
Martino Landi inoltre precisa che con riferimento all’obbligo della comunicazione dei Prezzi la Faib Nazionale nei diversi momenti di confronto con il Ministero dello Sviluppo Economico ha proposto che tale adempimento fosse posto a carico delle Compagnie. Landi precisa che la Faib ha già presentato ricorso contro gli adempimenti relativi alla Legge 99 del 2009 e avverso la normativa sulla cartellonistica in materia di pubblicazione dei prezzi sugli impianti.
È necessario continua Landi rivedere i meccanismi e le regole di ripartizione dei costi che gravano sugli operatori lungo la filiera di distribuzione dei carburanti, oggi fortemente concentrati a carico del titolare della licenza di esercizio, chiamando in causa anche i retisti privati. Ciò consentirebbe di ridurre il differenziale del prezzo al consumo tra rete e extra rete.
Infine afferma Landi occorre avviare un ragionamento sul futuro della categoria facendo leva sui diritti acquisiti, e guardando alla professione del gestore nell’ambito di un contesto di riferimento profondamente mutato che richiede anche un maggiore impulso innovativo rispetto ad una attività che non si può continuare ad esercitare con le stesse dinamiche e modalità di un decennio fa.