Il Coordinamento Regionale della Faib Confesercenti del Piemonte ha espresso forte preoccupazione per lo stato delle gestioni Eni a Torino e nell’intera Regione ed ha avviato il confronto per la dichiarazione dello stato di agitazione sulla rete a marchio. In previsione incontri dei Comitati di Colore delle diverse realtà territoriali.
Il Coordinamento ha espresso solidarietà ed apprezzamento per le azioni di protesta messe in campo da parte di alcune importanti realtà regionali (Liguria, Veneto, Emilia Romagna, Toscana…), per sollecitare il confronto con Eni.
La Faib Piemonte è pronta a varare analoghe iniziative per sostenere la soluzione della vertenza attualmente aperta con la Compagnia per il rinnovo dell’accordo scaduto da tre anni.
“Il perdurare del mancato rinnovo economico pesa gravemente su gestioni a marchio e, inevitabilmente sull’intero comparto, già messo a dura prova dal crollo degli erogati e dalla sfavorevole congiuntura socio-economica – ha detto Gianni Nettis, Coordinatore Regionale della Faib piemontese -. Ne sono testimonianza le continue cronache, pubbliche e private, e i colloqui quotidiani con i gestori in forte sofferenza e costretti a chiudere, dagli errori strategici dei manager sulla rete nazionale, dalla discriminazione praticata sui prezzi e sul differenziale rete extra rete alimentata dalla Compagnia stessa, la pretesa di voler gestire tutto, compreso il non oil che invece può rappresentare un utile strumento di recupero reddittuale e impedire la desertificazione di interi quartieri e dei piccoli Comuni. I disagi attuali fotografano l’incapacità del gruppo dirigente dell’Azienda di comprendere l’esigenza di rinnovare l’accordo e di lasciare maggior libertà di impresa al gestore, di consentirgli di operare con l’autonomia necessaria sul non oil e sui servizi all’automobilista. Si nega la possibilità di fare impresa e si vuole immobilizzare il gestore nell’ambito dell’esclusiva, ben oltre il contratto di fornitura di carburanti.”
“L’auspicio è che nell’incontro già in calendario con Eni – ha continuato Nettis – si trovi definitiva soluzione sui temi da tempo oggetto di discussione: il riaffermarsi della centralità del gestore e dunque l’abbandono di quei modelli distributivi che centralizzano tutto, dai carburanti alle caramelle, dal caffè ai lavaggi; la redditività delle gestioni e l’intangibilità del margine; lo stabilirsi di condizioni eque e non discriminatorie tra gli operatori e il superamento della forbice rete extra rete. In caso di esito negativo del Tavolo negoziale, il Coordinamento Regionale Faib Confesercenti Piemonte è pronta alla mobilitazione in tutta la Regione”.