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Faib, Fegica e Figisc rivolgono nuova diffida ad Api-Ip per il riconoscimento cali prodotto

Le Federazioni dei gestori hanno rivolto una nuova diffida ad Api-Ip, questa volta per la condotta aziendale in materia di cali.
Il cambio gestione al vertice della Compagnia sembra accompagnarsi ad un netto peggioramento delle relazioni con la rete a marchio e i suoi gestori oltre che con le Associazioni di categoria.
I Presidenti di Faib, Fegica e Figisc sono, dunque, nuovamente intervenuti, verso il Direttore Commerciale Mario Di Maria per contesta all’Azienda la scorretta gestione nel riconoscimento dei cali carburanti.
Nella nota unitaria si legge che Api-Ip ha “unilateralmente deciso – al di fuori di ogni contesto negoziale complessivo, quale regolato dalle specifiche normative di settore vigenti e da Leggi speciali poste a tutela della parte contrattualmente più debole, e con un diretto approccio individuale al Gestore – di proporre ad ogni singola gestione della rete ordinaria rimborsi dei cali relativi all’anno 2012 decurtati arbitrariamente rispetto agli importi realmente accertati secondo le procedure concordate e contenute negli Accordi vigenti.”
Faib, Fegica e Figisc denunciano che la Compagnia in realtà “con tale condotta intenderebbe trarre vantaggio dallo stato di grave necessità economica in cui versano le gestioni medesime, ridotte ad una gravissima condizione di sofferenza finanziaria in dipendenza dei più volte rilevati fattori della mancata rinegoziazione degli Accordi economico-normativi, dalle politiche commerciali e di pricing che discriminano una larghissima parte delle gestioni.”
Le Federazioni diffidano “l’Azienda dal perseverare in tale condotta, preannunciando che gli importi decurtati…verranno, a tutti gli effetti giuridici e legali, … considerati a mero titolo di acconto sulle spettanze reali e non assorbenti il credito maturato neppure a fronte di eventuali adesioni dei Gestori medesimi alla c.d. «definizione transattiva», palesemente rilasciate in stato di pesante difficoltà economica.”
La nota si conclude con la richiesta “più sollecita possibile della convocazione di apposito incontro al fine di tentare una composizione della vertenza, nonché la definizione delle altre problematiche aperte, confermando che in difetto di una rapida calendarizzazione di tale incontro si procederà ad attivare, senza ulteriore preavviso, le azioni annunciate nella già citata comunicazione del 10 luglio 2013.”