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Faib Fegica e Figisc replicano ad Assopetroli: amnesie, cadute di stile, strumentalizzazioni e parzialità non spiegano i problemi della rete e non costruiscono una politica per la legalità.

Con  una nota a tre firme Faib Fegica e Figisc hanno manifestato la loro contrarietà  a quanto sostenuto in audizione in X Commissione della Camera dei Deputati sulla Risoluzione De Toma dal Presidente Assopetroli Andrea Rossetti.

Nella nota i Presidenti delle Associazioni dei gestori comunicano  a Rossetti di aver  “ascoltato, con vivo stupore, l’illustrazione della posizione della Sua Organizzazione in sede di audizione formale presso la Camera dei Deputati lo scorso 1 Ottobre. Alcune delle affermazioni -nel merito e nel metodo- immaginavamo non appartenessero al “bagaglio” della sua Organizzazione ma fossero consegnato ad una visione passata “.

Landi, Di Vincenzo e Bearzi scrivono di trovare in forte contraddizioni le affermazioni del rappresentante Assopetroli “con quanto sottoscritto nel comunicato -da Ella richiamato- emesso dopo l’incontro con Faib Fegica e Figisc del 17 settembre.”  Le Federazioni aggiungono che “appare incomprensibile -al di là del dubbio gusto-  richiamare (ma solo parzialmente) alcuni pronunciamenti della Magistratura per rafforzare la tesi che le Organizzazioni di Categoria dei Gestori sono “enti privati” che rappresentano individui e non una Categoria …Ci saremmo aspettati che, citando il pronunciamento del Tribunale di Roma, Lei ricordasse agli onorevoli convenuti che il Collegio giudicante ha ribadito come non sia possibile una contrattazione diversa da quella “collettiva” prevista dalla Legge…così come ha dimenticato di ricordare che il quadro normativo vigente non solo prescrive la contrattazione collettiva ma, anzi, obbliga le Parti a realizzarla.”

La nota unitaria dei Presidenti continua dicendo “Possiamo comprendere che questa caduta di stile sia stata utile per tenere in piedi un ragionamento che, diversamente, farebbe fatica ad essere sostenuto: continuare a dire che l’illegalità si batte gravando i Gestori di inutili adempimenti mentre si chiudono gli occhi sulla mancata applicazione dei contratti previsti dalla normativa approvata dal Parlamento italiano (che Lei, per un eccesso di cautela, ha volutamente omesso di rappresentare ai Deputati della X Commissione), è come dire che sia possibile svuotare il mare con un secchiello.”