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Faib, Fegica e Figisc diffidano API-IP e chiedono incontro urgente

Con una nota congiunta, Faib, Fegica e Figisc hanno diffidato l’API-IP per la condotta delle strutture aziendali territoriali, caratterizzata da forme di pressioni antisindacali verso le singole gestioni, per spingerle alla attivazione della modalità «fix», con rilevante contributo da parte del Gestore.
Nella nota i tre Presidenti Landi, Di Vincenzo e Micheli denunciano che tale azione comporta il dimezzamento secco del margine previsto dagli accordi e viola le norme di settore (D. Lgsv. 32/1998, L.L. 57/2001 e 27/2012) in riferimento agli Accordi da stipularsi tra le Parti e configura l’unilaterale disapplicazione di quelli in essere.
Le Federazioni contestano all’azienda l’intervento unilaterale, diffuso e diretto – one to one – con una discesa diretta agli operatori che viola le norme di legge.
Di fronte a tale inaudita aggressività, Faib, Fegica e Figisc hanno diffidato formalmente la Compagnia a interrompere immediatamente tale comportamento, annunciando che in caso contrario per le Associazioni dei gestori sarebbe inevitabile l’attivazione della vertenza presso il Ministero per le procedure previste dalla norma, in caso di vertenza collettiva, e l’assunzione delle iniziative sindacali più opportune, nonché delle vie legali per la tutela degli interessi rappresentati ed il ristoro dei danni patiti dalle gestioni.
La nota conclude con una richiesta urgente di incontro ai sensi della normativa vigente che obbliga la Compagnia al confronto e al negoziato in materia economico-normativa.