“Sbagliato dare indicazioni errate e fuorvianti che causano sviamento della clientela e turbativa di mercato, favorendo la concorrenza sleale”
Con una nota congiunta al Presidente della Rai e al Direttore di Rai 1, Faib Fegica e Figisc sono intervenute con una formale protesta e precisazione a proposito di un’informazione errata e fuorviante trasmessa da un programma di Rai 1 . Nella nota le Federazioni dei gestori fanno riferimento alla trasmissione di Rai Uno – Uno Mattina – del 2 febbraio 2022, andata in onda alle 7.29, dove sono stati indicati dei consigli per il risparmio sui carburanti. Nella trasmissione, tra i vari suggerimenti, si indicava semplicisticamente di “rifornirsi presso le pompe bianche no logo” quali punti vendita virtuosi ai fini del risparmio carburanti.
Nella missiva le Associazioni hanno premesso che “Faib Confesercenti Fegica Cisl e Figisc Confcommercio, rappresentative dei 22.000 gestori carburanti, dagli anni ’50 del secolo scorso dedicano la loro attività alla crescita ed alla difesa dei professionisti della distribuzione carburanti, trovandosi spesso alle prese con illegalità fiscale e tributaria, evasione contributiva e previdenziale, irregolarità contrattuali, aggiramento della normativa ambientale, comunicando a tuti gli associati le vigenti e stringenti norme in materia energetica, ambientale, giuslavoristica e fiscale, oltre che della normativa speciale di settore.” precisando che “La più grande sacca di evasione fiscale, pari ad un terzo dell’intero gettito fiscale derivante dalla distribuzione carburanti alle casse dello Stato, è generato, per valutazioni comuni a Magistratura e organi di controllo, proprio da quel mondo che, certamente con le dovute eccezioni, rientra nella variegata platea delle pompe bianche no logo”
“Ciò premesso- continua la nota congiunta-, occorre segnalare con la presente che la palese banalizzazione, a cui è stato ridotto il servizio di rifornimento carburanti – servizio pubblico essenziale – nell’ambito della su citata trasmissione televisiva, non rende certo un buon servizio all’utenza televisiva, poiché a nostro avviso, ravvisandovi uno sviamento della clientela e una pericolosa turbativa di mercato, nuoce gravemente:
1) alle casse dello Stato;
- alla tutela ambientale;
- al contrasto alle illegalità e al caporalato petrolifero, cui sono sottoposti tanti addetti delle pompe bianche;
- alla serietà e professionalità degli operatori onesti del settore che ogni anno investono in mezzi strutture ed uomini centinaia di milioni di euro.”
“Il cartello pubblicizzato -continua la nota- dalla vostra trasmissione – in modo acritico – “Come Risparmiare su Benzina e Gasolio” indirizzando il pubblico di Rai Uno verso il rifornimento “presso le pompe bianche” è intanto una turbativa di mercato a danno di altri imprenditori che svolgono correttamente e nel pieno rispetto delle norme di settore il loro lavoro e si configura anche come un invito fuorviante a premiare chi- per valutazioni ufficiali- opera certamente in violazione della normativa contrattuale di affidamento degli impianti di distribuzione carburanti, ricorrendo a manodopera non qualificata e correttamente inquadrata, quando non anche in violazione della normativa fiscale e tributaria, facendo dell’illegalità l’arma vincente di una concorrenza che definire sleale appare un puro eufemismo.”
Faib Fegica e Figisc poi precisano che “…è opportuno ricordare che da tempo le scriventi Associazioni di settore combattono la concorrenza sleale, posta in essere da parte di tutte quelle attività abusive che certamente non recano il marchio di primarie compagnie petrolifere e di operatori indipendenti qualificati.” e citano le dichiarazioni pubbliche rese “A questo proposito, giova ricordare quanto dichiarato dal Direttore Generale della Agenzia delle Dogane, dott. Minenna nel corso della Audizione in Commissione Parlamentare di Inchiesta sulle Mafie del 9 marzo 2021 : “…. In particolare sul tema delle Accise solo nel Lazio sono stati fatti controlli sulle frodi carburanti per oltre 700 milioni di €uro , fondamentalmente collegabili al fenomeno delle pompe bianche…” Ed ancora piu’ recentemente , nella audizione in sede di Commissione Antimafia del 19 maggio 2021 , il Generale della Guardia di Finanza Zafarana, ha avuto modo di dichiarare: ” Si tratta principalmente di settori della logistica petrolifera e di distributori senza logo, cioè pompe bianche , attraverso cui le organizzazioni criminali realizzano le condotte evasive che consentono di immettere sul mercato carburante a prezzi fortemente concorrenziali..” Dichiarazioni che vanno nella direzione di quella del Dott. Sandro Raimondi, Procuratore Repubblica di Trento, nel corso dell’audizione del 5.11.2019 alla Camera dei Deputati: «Nella distribuzione carburanti c’è un ingresso incontrollato di soggetti. Il traffico illecito di prodotti petroliferi ha assunto una rilevanza estremamente pesante e pericolosa anche per il controllo da parte della criminalità organizzata. Il 30% del venduto sfugge all’imposizione fiscale per un valore di circa 10-12 miliardi di euro.”
“Di fronte a queste dichiarazioni-argomentano le Associazioni- pubbliche e note, in una fase di grande attenzione ai temi ambientali ed alla “transizione ecologica”, ci chiediamo come una Rete pubblica nazionale come RAI1, sostenuta dal contributo pubblico con il canone Rai, possa aver passato nel suo programma informazioni che ogni attento professionista dovrebbe sapere in contrasto con la corretta concorrenza di mercato e i principi di legalità. In particolare, riteniamo che l’invito esplicito ad un ricorso alle pompe bianche spinga il Paese nelle sabbie mobili dell’arretratezza e della parcellizzazione dell’offerta di energia di cui uno Stato moderno come l’Italia avrebbe invece bisogno, essendo questo non ammissibile né educativo.”
Le Federazioni concludono la nota chiedendo “…alla Rai di voler cortesemente correggere il messaggio segnalato nell’anzidetta trasmissione, evidenziando all’occorrenza le opportune precisazioni sopra illustrate e richiamate.”