Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc/Anisa Confcommercio augurando buon lavoro e felicitandosi con il neo Ministro per l’importante incarico hanno auspicato “che la nomina possa determinare un clima di sereno confronto nel quale evidenziare le problematiche che il settore, da più anni, prova, inascoltato, a proporre circa la transizione energetica dalla quale la Categoria non può essere né esclusa, né penalizzata.
Le tre Federazioni hanno sottolineato che “La rete di distribuzione stradale ha perso, in questo lunghissimo periodo di lockdown circa il 50% degli erogati nel 2019; quella autostradale registra un decremento che oscilla intorno al 75%” mettendo in risalto che “In queste condizioni (e gli ultimissimi provvedimenti di chiusura adottati confermano le più pessimistiche previsioni) i Gestori saranno costretti, progressivamente, a chiudere le loro attività, a licenziare i dipendenti ed a riconsegnare i distributori di carburanti nelle mani dei titolari.”
I Presidenti denunciano che …non assisteremo ad una ristrutturazione controllata del mercato -la cui necessità è sostenuta fortemente dalle scriventi- ma ad una vera e propria decimazione che finirà per premiare quella “illegalità” che sempre più si va facendo strada e che oggi -come ha dichiarato alla Camera dei Deputati il Procuratore Generale della Repubblica di Trento- interessa circa un terzo degli erogati totali in odore di criminalità organizzata. La Categoria è così determinata a raggiungere l’obiettivo della razionalizzazione ed ammodernamento della rete, del rilancio e del recupero della produttività della distribuzione all’interno di un settore strategico per il Paese, che ha effettuato, nei mesi scorsi, una forte azione sindacale che ha portato alla costituzione di un tavolo di lavoro permanente coordinato dalla sottosegretaria Morani sui temi appena accennati e che, con l’interruzione dell’attività del precedente Governo, rischia di bloccarsi dopo il primo incontro”
Tavolo che le Federazioni vogliono con determinazione sia rilanciato e assunto a sede del confronto per la crisi di settore.
Intanto, continuano le Federazioni è necessario inserire “nel “Decreto Ristori” di prossima emanazione le imprese che esercitano il commercio al dettaglio di carburante per autotrazione, sia su viabilità ordinaria che su quella autostradale… replicando “i provvedimenti del DL 19 maggio 2020, n. 34 (cosiddetto Decreto Rilancio), convertito con modificazioni nella legge 17 luglio 2020, n. 77” ossia l’ Art. 25 – Contributo a fondo perduto, l Art. 28 – Credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili a uso non abitativo e affitto d’azienda, l’ Art. 40 – Misure di sostegno alle micro, piccole e medie imprese titolari del servizio di distribuzione di carburanti nelle autostrade per il periodo di emergenza da COVID-19, in materia di “contributi figurativi” (approvati nel Luglio 2020 ma ancora non fruibili), con la necessaria estensione del provvedimento anche alla rete ordinaria.
Infine le tre Federazioni hanno auspicato il superamento dei codici Ateco per il pieno coinvolgimento nei ristori delle attività collaterali.