La Presidenza Regionale della Faib emiliano romagnola si è riunita a Bologna lunedì 12 dicembre per affrontare tutte le questioni che hanno riguardato “da vicino” la rete distributiva carburanti e i gestori in particolar modo, negli ultimi tempi.
Il Presidente Calersi nell’illustrazione dell’ordine del giorno ha rimarcato la grande soddisfazione in merito alla strutturalità del bonus fiscale, anche se ottenuto aumentando l’accise e con modalità operative per l’ottenimento diverse rispetto al passato. Rimane comunque una grande vittoria dopo quasi vent’anni di continui rinnovi, che tante volte sono arrivati solo dopo aver messo in agitazione la categoria se non anche a portarla alla chiusura degli impianti.
Sulle carte di credito non si può andare oltre alle tre righe riportate nell’art. 34 della c.d. Legge di stabilità, anche se già durante la riunione serale della Presidenza cominciavano a filtrare notizie rispetto ad una diminuzione e non più di gratuità!
Per quanto riguarda l’esclusiva, prima inclusa nel testo del Decreto “Salva Italia” poi sottoposta ad un “supplemento d’indagine” pari a 15 gg. La discussione ha riscontrato positivamente l’annunciato impegno da parte del Super Ministro Passera di tornare sull’argomento prossimamente, anche perché vorrebbe dire che “Libera la benzina”, tra l’altro fatta propria da circa un centinaio di parlamentari ha cominciato a fare “breccia” anche nell’ambito governativo.
Resta il rammarico che altre federazioni di categoria si accaniscano a voler ragionare di riforma sulla base dell’art. 28 della prima manovra di luglio del governo precedente. La perplessità espressa dall’intera Presidenza regionale è come sia possibile quando lo stesso articolo è diventato un cavallo di battaglia dei petrolieri e dei retisti!
L’ultimo argomento affrontato riguardava i rapporti con le compagnie petrolifere anche alla luce degli accordi economico normativi, di cui parecchi già scaduti ma che comunque scadranno al massimo a fine anno.
La Presidenza all’unanimità ha approvato le linee guida presentate e che prevedono innanzitutto il ripristino dei margini, quindi il rientro di quanto rappresenta la partecipazione dei gestori agli sconti selvaggi presenti sulla rete, adeguamento del contributo al Cipreg, procedure e liquidazioni “certe “dei cali di giacenza, rimborsi dei costi di metrologia, investimenti delle compagnie in materia di sicurezza dei gestori sugli impianti con apparecchiature adeguate e/o assicurazioni.
In chiusura è stato abbozzato un piano di lavoro che veda impegnati tutti i provinciali nell’ottica di una crescita di adesioni e consenso in un momento particolarmente difficile per la categoria.