Con una nota ufficiale Faib ha formalizzato ad Eni ciò che la Federazione per le vie brevi ha sollecitato nel corso delle ultime settimane rappresentando lo stato di estrema difficoltà economica delle gestioni a marchio, sia in riferimento al periodo di prolungata pandemia da Covid-19, che come è noto ha fatto registrare contrazione delle vendite di oltre l’80%, sia per l’insufficiente e superata redditività delle attività derivante dall’Accordo di solidarietà del 2014, ampiamente scaduto da oltre tre anni, come più volte segnalato.
Faib evidenzia al management Eni che aumentano di giorno in giorno le segnalazioni di sofferenza economica dei gestori a marchio, che devono sostenere costi di gestione insostenibili a fronte di una contrazione degli erogati che rende ancor più incerto l’equilibrio economico, in uno scenario che appare estremamente preoccupante sotto tanti profili, sia contingente che di prospettiva.
Nella nota, a firma del Presidente Landi, Faib sollecita Eni ad agire “perché l’unica cosa che non possiamo permetterci- né l’azienda né, tantomeno i gestori-è un’attesa fine a sé stessa” riponendo fiducia nel dialogo tra le parti per superare questa fase così delicata, “per individuare soluzioni all’altezza delle sfide che ci attendono.”