Faib Fegica e Figisc hanno invitato formalmente Darren W.Woods, Chairman of the Board and Chief Executive Officer Exxon Mobil Corporation e Giovanni Murano, Presidente della Esso italiana ad interrompere la campagna pubblicitaria di promozione del servitissimo, giudicata svilente ed offensiva. La nota, inviata anche ai responsabili del Mise e dell’Autorità delle Comunicazioni, afferma che “…nella storia del nostro settore, quello della distribuzione dei carburanti per autotrazione, la nostra Categoria dei Gestori degli impianti stradali ed autostradali ha da sempre mostrato, in Italia, particolari capacità di attrarre e fidelizzare la clientela con professionalità, competenza e servizio. E cio’, in evidente controtendenza rispetto ai mercati Europei dove, negli anni, si andava affermando la vendita dei carburanti mediante strutture totalmente selfizzate o dette comunemente “unattendend ” nelle quali appunto il cliente, per via del prezzo particolarmente attraente, veniva indotto a effettuare il rifornimento del proprio mezzo senza alcuna assistenza e senza alcun operatore che fosse presente a presidiare l’area di servizio, anche intervenendo in casi di rischi o pericoli per l’incolumità pubblica.(…) Il “messaggio” che la Esso Italiana proponeva e ha proposto in questi trenta anni, anche con la costante formazione dei suoi Gestori e dei loro collaboratori, era ed è di stazioni di servizio con personale altamente qualificato e professionale in grado di intervenire anche nelle situazioni in cui erano messe in pericolo la salute e la sicurezza dei cittadini e delle persone presenti nella medesima stazione di servizio. (…) mai la figura del Gestore e dei suoi collaboratori è stata svilita nelle comunicazioni commerciali come sta avvenendo da alcuni mesi in Italia con la pubblicità del “Servitissimo”. Pubblicità radiofoniche, televisive o piu’ in generale mediatiche in cui il cliente invita lo stesso Gestore ad adoperarsi in faccende domestiche o con parallelismi con soggetti invitati da un cliente ad allacciare le scarpe a quest’ultimo, come se il valore del “Servitissimo” offerto dal Gestore a Marchio Esso debba necessariamente sfociare nel servilismo piu’ basso (…).
Faib Fegica e Figisc dopo aver rivendicato di aver sostenuto le potenzialità della modalità in servito per “valorizzare al massimo l’immenso patrimonio di uomini e donne” operanti sulla rete ribadiscono l’ indignazione dei gestori a marchio ed invitano perentoriamente i destinatari della missiva ad “interrompere con effetto immediato tutti i messaggi pubblicitari diffusi con qualsiasi mezzo audiovisivo o informatico sul “Servitissimo” con espressa riserva delle nostre Associazione e dei Gestori a Marchio Esso rappresentati ad agire collettivamente o singolarmente, congiuntamente o disgiuntamente per la piena tutela della propria reputazione professionale e per il ristoro dei danni non patrimoniali prodotti .”