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Eni: nasce Emporium, negozio vicinato in stazioni servizio

 

(AGI) – Roma, 6 lug. – Le stazioni di servizio Eni diventano anche negozi di vicinato. Il progetto si chiama Eni Cafe’ Emporium ed e’ un ulteriore tassello del percorso di trasformazione da luoghi per il Rifornimento di carburanti a stazioni multiservizi, dove i clienti, oltre a fare il pieno ai propri veicoli, possono usufruire di vari servizi, come pagare un bollettino postale, ritirare un pacco Amazon o fare una pausa all’ Eni Cafe’.

Gli Emporium verranno aperti all’interno di alcuni degli oltre 600 Eni Cafe’ gia’ presenti nelle Eni Station di tutta Italia, con l’obiettivo di proporre al cliente un’esperienza che soddisfi le esigenze di una spesa comoda e veloce.

L’offerta prevede beni alimentari di largo consumo selezionati tra i marchi made in Italy leader del settore e una “selezione Emporium” che offre alcune proposte enogastronomiche dedicate ai clienti piu’ esigenti. I primi quattro Emporium sono aperti a Roma, nelle stazioni Eni in corso Francia, sulla circonvallazione Gianicolense, in via Laurentina e a Fiumicino citta’ ma l’iniziativa si estendera’ presto in tutta Italia, con l’apertura di altri 56 dal primo agosto, con l’obiettivo di implementarne altri a seguire. (AGI)

“L’iniziativa è buona e va nella direzione sempre auspicata, -commenta Martino Landi, Presidente Faib-, di creare stazioni multiservizi e multifunzionali, in grado di creare nuova redditività considerata la bassa marginalità del settore oil alla distribuzione. La scommessa è tradurre queste iniziative in attrattività e in profittabilità. Per fare questo occorrono piani di interventi strutturati capaci di portare sulle aree clienti consumatori a cui dedicare attenzione, servizi e qualità, professionalità dedicate. È una sfida affascinante ma bisogna sapere che in questo modo l’imprenditore sarà sempre meno benzinaio è sempre più gestore di servizi commerciali diversi e di risorse professionali diversificate.

Questo presuppone scelte strategiche condivise per il futuro della rete che certo non può sopravvivere in una doppia morsa, quella dell’attuale contrattualistica per la parte oil e quella del franchising per la parte non oil. La risposta per quanto ci riguarda è nella piena autonomia imprenditoriale del gestore imprenditore”