L’Eni ha invitato la rappresentanza dei gestori ad un nuovo incontro per riprendere il confronto finalizzato al rinnovo dell’accordo.
La riunione dovrebbe svolgersi o il 22 o il 27 gennaio pv. La data è ancora in corso di definizione tra l’Azienda e Faib, Fegica e Figisc.
Questo è il dato oggettivo su cui occorre porre l’attenzione, al di là delle illazioni, delle voci più o meno incontrollate, delle note anonime dietro cui si nascondono interessi poco trasparenti.
Dal nostro punto di vista, bisogna ragionare sul fatto che il negoziato tra la Compagnia e la rappresentanza dei gestori è in corso da più di un anno e ha prodotto diverse ipotesi sulle quali le parti hanno svolto un lungo, articolato e faticoso confronto. Le posizioni sui vari aspetti della trattativa, oggetto di numerose riunioni, si sono progressivamente avvicinate, pur lasciando alcune aree di negoziato ancora da migliorare, in una situazione complessiva della rete che è entrata progressivamente in crisi di erogati e di sostenibilità economica. Una realtà nella quale la stessa Azienda leader di mercato mostra segni evidenti di sofferenza che i gestori a marchio denunciano da tempo.
La rappresentanza dei gestori, anche se con diversità di approccio, ha lavorato per mesi, insieme al team aziendale, a ricercare soluzioni alla difficile crisi del settore e di sintesi delle diverse posizioni iniziali di ciascuno degli attori negoziali. I gestori hanno ripetutamente denunciato l’insostenibilità delle gestioni, la forte contrazione degli erogati, l’inasprimento dei costi legati alla conduzione delle stazioni di servizio, gli errori di posizionamento delle politiche commerciali. L’Azienda ha fornito al Tavolo la propria lettura del mercato, le proprie preoccupazioni, idee, proposte. Tra queste non vi sono ipotesi di cessioni di pacchetti di impianti, né la ghostizzazione selvaggia della rete, né nuovi marchi/reti collaterali.
Faib non può non evidenziare, tuttavia, il troppo tempo perso, le incertezze che ci sono state da parte aziendale e che hanno rallentato il concretizzarsi di azioni utili a definire politiche e strategie finalizzate a contrastare la crescente crisi degli impianti a marchio, con un innegabile effetto frenante su tutta rete.
Le notizie circolate negli ultimi giorni preoccupano non poco, ma la calendarizzazione del prossimo incontro a brevissimo offre la possibilità di chiarire e sgomberare dal Tavolo le ipotesi girate.
Per Faib, il confronto e la trattativa avviene al Tavolo negoziale, così come ha stabilito il legislatore e la prassi contrattuale. A quel Tavolo la rappresentanza sindacale ha lavorato con coerenza e serietà. E con grande lealtà e trasparenza. Arrivando ad un passo dall’accordo. Ci aspettiamo dall’Eni la chiarezza propria di una grande Azienda e confidiamo che il lavoro fin qui svolto non sia bruciato ma valorizzato dal gruppo dirigente dell’Azienda con la condivisione di un accordo tanto sofferto quanto atteso, nell’interesse dei gestori a marchio e, dunque, dell’Azienda stessa.