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ENI, Comitato di Colore Faib: negoziato positivo ma occorre visione strategica. Il trascorrere delle settimane aggrava la situazione di sofferenza, è necessario sforzo corale

Il Comitato di Colore Eni della Faib ha valutato positivamente l’andamento del negoziato e i passi avanti fatti dalla trattativa.
A fronte del complesso e difficile momento economico che sta attraversando il settore, il Comitato di Colore valuta positivamente il raggiungimento di un accordo che sappia restituire stabilità e fiducia agli operatori a marchio e di conseguenza a tutto il comparto.
Allo stesso tempo il Comitato sottolinea gli sforzi già compiuti da parte sindacale e la necessità di valutare con le dovute cautele le attuali condizioni offerte al Tavolo da Eni che sembrerebbero porsi ancora distanti dalle legittime aspettative degli operatori. Gli intervenuti hanno salutato positivamente le linee guida della proposta di lavoro avanzata da Faib e le relative priorità. A questo proposito si è ribadito che le condizioni presenti al Tavolo, sebbene migliorative rispetto alle prime condizioni, non appaiono ancora soddisfacenti per garantire l’economicità degli impianti di distribuzione carburanti oggi sottoposti agli effetti di una dura contrazione del livello degli erogati oltre che ad un aumento generalizzato dei costi di gestione.
Per Faib, l’accordo va visto nel complesso della sua portata, sia del suo significato politico e strategico per il settore sia della sua economicità, misurata sia dal lato dei costi che dei ricavi.
Inoltre per quanto concerne la modalità in servito, che sembrerebbe assumere una nuova centralità nelle politiche settoriali, si rende necessario comprendere come si intende supportare il servizio al consumatore, considerato che si tratta di una modalità caratterizzata da elevata prestazione di lavoro e, dunque, di costi. A questo servizio bisogna riconoscere la necessaria premialità, sia sul fronte dei consumatori – chiamati ad un maggior esborso – che su quello degli operatori rete che vi investono e debbono vedere ricompensati gli sforzi economici compiuti. In alternativa le condizioni di mercato complessive determinerebbero equilibri distributivi che sfuggono alle migliori intenzioni contrattuali e si collocherebbero vicine alla migliori condizioni di redditività del punto vendita.
Sul tavolo negoziale – e dell’industria in generale – pesa peraltro il richiamo esplicito svolto dal Sottosegretario De Vincenti, nel corso dell’Assemblea Elettiva Faib, alle Compagnie sia a rinnovare a condizioni eque e non discriminatorie gli accordi di colore che a tipizzare nuove tipologie contrattuali. Dal punto di vista dei gestori, è evidente che fintanto che non si rinnovano gli accordi scaduti è difficile immaginare passi avanti su altri fronti. Sotto questo punto di vista, il tempo scorre veloce e i problemi si acuiscono, per tutti. Ecco perché il Comitato di Colore Eni di Faib invita a fare presto, procedendo per argomenti e ricercando le compatibilità, senza far pesare sul Tavolo gli errori passati non riconducibili ai gestori.