Si è svolto venerdì 28 giugno u.s. la riunione tra la Banca d’Italia e la rappresentanza delle imprese interessate dal cambio della banconota da 5 euro, tra cui quelle della distribuzione carburanti.
Dopo l’introduzione dei lavori da parte di Banca D’Italia, che ha relazionato sulla Campagna di informazione condotta dall’Eurosistema per il lancio della nuova serie Europa, il programma per sostenere l’adattamento delle apparecchiature e le problematiche connesse con l’emissione della nuova banconota, sono seguiti gli interventi dei soggetti coinvolti.
Il settore della distribuzione carburanti era rappresentato dalle Federazioni dei gestori, da Unione Petrolifera, Consorzio Grandi Reti, Assopetroli-Assoenergia, Eni, Esso, i rappresentanti dell’azienda Gilbarco.
Dalla discussione è emerso che l’informativa sulle caratteristiche della moneta e i tempi di indroduzione è pervenuta al sistema dell’industria petrolifera soltanto nel mese di febbraio; i necessari tempi di adeguamento dei software, nonchè la necessità di intervenire sul campo, per gli accettatori di banconote per la distribuzione carburanti, comporta tempi inevitabilmente lunghi; l’informativa circa il fatto che ciò non implicasse anche l’intervento dell’ufficiale metrico – essendo l’apparecchiature soggetta a tale controllo -, è pervenuta soltanto nel mese di maggio: ciò ha comportato e comporta un tempo necessario all’adeguamento degli accettatori, dovendo considerare gli stanziamenti economici, affidamenti e interventi, che consentiranno di adeguare tali strutture entro i mesi di settembre – novembre.
Vi è da considerare, è stato segnalato, che gli accettatori di banconote per l’erogazione di carburante sono diffusi su tutti gli impianti in base alla norma che ne ha imposto la loro presenza al 31.12.2012. Attualmente sono stati adeguati un numero pari a circa il 20% della rete. Più alta risulterebbe la percentuale che riguarda gli impianti di proprietà dei privati, per i quali comunque ci vorrà ancora del tempo prima di un loro totale adeguamento.
Circa la possibilità di un adeguamento del sistema di accettazione della nuova banconota da remoto, quasi in tempo reale, questa è possibile, per il momento, soltanto sul 10% della rete.
Da ciò è emerso che occorreranno tempi adeguati di informativa e adeguamento, soprattutto quando sarà introdotta la nuova serie da 10 € prevista per la tarda primavera 2014, ovvero di almeno 12 mesi: sei mesi precedenti di informazione e conoscenza, nonchè per definire costi e stanziamenti; disponibilità dei sofware già testati in tempo utile di almeno tre mesi prima dell’introduzione delle altre nuove serie; nonchè sei mesi successivi per l’intervento sul campo.
Nel corso dell’incontro è stato evidenziato che l’intervento tecnico svolto oggi per la moneta da 5 € dovrà essere realizzato ogni nuova banconota che verrà introdotta sul mercato.
Da osservare che se la moneta da 5 € in media, salvo casi particolari, è utilizzata per l’acquisto di carburante in misura del 5% degli acquisti attuali in self, quella da 10 € rappresenta il 60% degli acquisti di carburante in self.
Per quanto riguarda le gestioni, oltre al disagio per i ritardi di adeguamento delle attrezzature, che si riflettono sui consumi di carburante, vi sono anche altre attrezzature che andranno adeguate quali lavaggi a gettoni, distributori di bevande e sigarette, distributore di giochi, altro. A fronte di tali difficoltà i rappresentanti della Faib hanno insistito sulla necessità di prevedere tempi più lunghi per l’ introduzione delle nuove monete e per il cambio delle vecchie. A questo riguardo ci è stato detto che la vecchia moneta da 5 € verrà messa sul mercato fino a esaurimento scorte e comunque fino a febbraio – marzo 2014, mentre le banche hanno già iniziato ha ritirate le vecchie monete. A quella data si stima vi saranno in circolazione ancora il 20% delle vecchie 5 €. Al momento non è stato stabilito quando le vecchie 5 € cesseranno di stare sul mercato.