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Dove va la distribuzione carburanti dopo l'ntervento del Ministero

Quale futuro per la distribuzione carburanti in Italia? Dove va il settore? Che ruolo avranno le compagnie e quale i gestori? Come sarà la stazione di servizio del nuovo decennio? Ne parleranno giovedì 22 aprile alle ore 10.00 presso la sede di Confesercenti nazionale, in via Nazionale 60, su invito della Faib: Martino Landi Presidente FAIB, Corrado Feola Direttore rete API IP, Roberto Russo Direttore Generale ENI R&M, Claudio Spinaci Direttore rete ERG, Paul Mannes Direttore rete TOTAL, Stefano C. Saccone Direttore rete Q8, Giacomo Orlanda Coordinamento Regioni, Umberto Carpi Partito Democratico, Gianfrancesco Vecchio Direttore Generale MSE e Sergio Divina Presidente Commissione Prezzi Senato.      
Il confronto cade all’indomani del tavolo conclusivo del Ministero.
L’occasione sarà propizia per fare una prima valutazione collettiva sulla proposta ministeriale di riforma del settore – sempre al centro di polemiche – e sulla proposta – avanzata dal Ministero – di governo delle dinamiche dei prezzi, di spinta alla selfizzazione, di allargamento del non oil.
Gli interlocutori faranno il punto sulla proposta ministeriale e sull’impatto che essa potrebbe avere sulla rete carburanti in Italia. L’occasione è offerta dalla presentazione di Oil Report, l’Annuario della distribuzione carburanti in Italia. Stimolati dal direttore di Quotidiano Energia i relatori faranno il punto su come evolve il mercato, sulle linee di strategie delle compagnie petrolifere, sulla ripresa dei consumi di carburanti.
Una realtà che offre lavoro sulla rete a 71.000 addetti, con 22 mila 800 pv, incassa 42 miliardi di euro e ne riversa nelle casse dello Stato circa 20. Una rete in forte evoluzione, con forti differenze su base regionale, sempre più orientata verso le grandi stazioni, con una forte crescita per i carburanti eco-compatibili, soprattutto nel nord Italia (con Lombardia,Veneto ed Emilia Romagna a trainare il nuovo trend), con l’ingresso di nuovi operatori e pompe bianche – circa 1066 -, a sostenere la mobilità degli italiani e dei 47,9 milioni di veicoli, – di cui 10 milioni tra moto e motorini – con circa 1 impianto ogni 13,2 Kmq. Un patrimonio di servizio alla collettività e di presidio del territorio di alto livello.

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Rassegna Stampa


Carburanti: Faib, ok a prezzo settimanale ma ora definire modalità 
Roma, 21 apr. – (Adnkronos) – ”Il nostro e’ un giudizio favorevole al lavoro svolto e quindi anche al prezzo settimanale per i carburanti. Certo manca il parere dell’Antitrust e sara’ importante capire bene come applicare questa proposta. Ma e’ soprattutto importante che si sia avviato un percorso concertativo che riguarda anche il self service per arricchire il servizio agli automobilisti”.
Ad affermarlo in una nota e’ la Faib-Confesercenti.
Le indicazioni emerse, rileva l’associazione di categoria, ”costituiscono obiettivi ambiziosi che richiedono il concorso di tutti. Siamo altresi’ d’accordo con le Associazioni dei consumatori per dare vita ad un Osservatorio dei prezzi sulla doppia velocita’ in modo tale da evitare polemiche inutili. Come Faib – Confesercenti – conclude la nota – abbiamo inoltre invitato il Governo ad armonizzare le accise qualora scattino nuovi aumenti”.

Benzina: Faib, ok prezzi settimanali, ora modalità applicative
(ANSA) – ROMA, 21 APR – Il giudizio della Faib Confesercenti sul prezzo settimanale dei carburanti e’ ”favorevole”, tuttavia ”manca il parere dell’Antitrust e sara’ importante capire bene come applicare questa proposta”. Lo afferma in una nota il presidente della Faib Confesercenti, Martino Landi.
”Ma e’ soprattutto importante – prosegue Landi – che si sia avviato un percorso concertativo che riguarda anche il self service per arricchire il servizio agli automobilisti. Le indicazioni emerse costituiscono obiettivi ambiziosi che richiedono il concorso di tutti. Siamo altresi’ d’accordo con le Associazioni dei consumatori per dare vita ad un Osservatorio dei prezzi sulla doppia velocita’ in modo tale da evitare polemiche inutili.

Benzina/Faib-Confesercenti: bene prezzo settimanale
Manca parere Antitrust
Roma, 21 apr. (Apcom) – Giudizio favorevole dai benzinai della Faib-Confesercenti all’aggiornamento settimanale del prezzo dei carburanti anche se – spiega l’associazione "manca il parere dell’Antitrust e sarà importante capire bene come applicare questa proposta".
"Ma è soprattutto importante – sottolinea l’associazione – che si sia avviato un percorso concertativo che riguarda anche il self service per arricchire il servizio agli automobilisti. Le indicazioni emerse costituiscono obiettivi ambiziosi che richiedono il concorso di tutti. Siamo altresì d’accordo con le Associazioni dei consumatori per dare vita ad un Osservatorio dei prezzi sulla doppia velocità in modo tale da evitare polemiche inutili. Come Faib-Confesercenti abbiamo inoltre invitato il Governo ad armonizzare le accise qualora scattino nuovi aumenti".

Carburanti: Faib-Confesercenti, favorevoli a prezzo settimanale
 (AGI) – Roma, 21 apr. – "Il nostro e’ un giudizio favorevole al lavoro svolto e quindi anche al prezzo settimanale per i carburanti. Certo manca il parere dell’Antitrust e sara’  importante capire bene come applicare questa proposta". E’ quanto afferma in una nota Martino Landi, presidente della Faib-Confesercenti. "E’ soprattutto importante – sottolinea ancora – che si sia avviato un percorso concertativo che riguarda anche il self service per arricchire il servizio agli automobilisti. Le indicazioni emerse costituiscono obiettivi ambiziosi che richiedono il concorso di tutti".
Landi conclude: "Siamo altresi’ d’accordo con le Associazioni dei consumatori per dare vita ad un Osservatorio dei prezzi sulla doppia velocita’ in modo tale da evitare polemiche inutili. Come Faib-Confesercenti abbiamo inoltre invitato il Governo ad armonizzare le accise qualora scattino nuovi aumenti". (AGI

Benzina: riforma al via, prezzi settimanali e più self
Firmato protocollo, obiettivo azzerare in 3 anni stacco UE
 (ANSA) – ROMA, 21 APR – Raddoppiare gli impianti fai da te ed adottare prezzi settimanali – arrotondati al centesimo e non piu’ al millesimo – non aumentabili per sette giorni. Il tutto con l’obiettivo di azzerare entro tre anni la differenza tra prezzi italiani e media europea. E’ con questo traguardo che governo, compagnie, gestori e consumatori hanno siglato il protocollo per la riforma della rete di distribuzione dei carburanti. Un protocollo ”di lavoro”, perche’ molte sono le misure da attuare, con provvedimenti legislativi e amministrativi, e molti gli impegni presi, da verificare a breve e a lungo termine.
”Vogliamo fare dell’Italia un Paese europeo, anche sulla benzina”, ha spiegato il sottosegretario allo Sviluppo, Stefano Saglia. Lo stacco tra Italia e Ue nei prezzi di verde e gasolio resta infatti tra i 3 e i 4 centesimi di euro. Una differenza che il governo punta ad annullare con obiettivi realizzabili nell’arco di massimo tre anni.
La prima novita’ sara’ dunque quella dei prezzi settimanali.
Il prezzo potra’ essere diminuito ogni volta che le compagnie lo riterranno opportuno, ma aumentato una sola volta ogni sette giorni. Il prezzo settimanale, ha sottolineato Saglia, diventera’ cosi’ una sorta di ”prezzo massimo”, volto a calmierare gli aumenti ma anche a garantire una maggiore trasparenza e confrontabilita’. Per monitorare l’andamento dei listini sara’ inoltre istituita un’apposita commissione per verificare se esista o meno la cosiddetta ‘doppia velocita”.
Secondo punto fondamentale, attuabile a stretto giro, e’ l’aumento dei distributori fai da te. Il governo stima che sia fattibile un raddoppio, dall’attuale 40% degli impianti all’80% entro un anno, con 14.000-15.000 pompe. Obiettivo piu’ a lungo termine e’ invece quello di ridurre il numero di impianti, dagli attuali 24.000 a 15.000-16.000 in tutto. I gestori che dovranno chiudere verranno risarciti con risorse attinte dal fondo indennizzi, alimentato presso il ministero con lo stesso meccanismo della cassa integrazione. Argomenti di discussione con le Regioni saranno infine la possibilita’ di tenere gli impianti aperti piu’ a lungo e quella di vendere prodotti non-oil nei distributori, a partire da giochi e lotterie.
Fin qui il protocollo, anche se non e’ del tutto archiviata, secondo Saglia, l’ipotesi della sterilizzazione dell’Iva, che dovra’ pero’ essere sottoposta al vaglio del Tesoro. L’Iva sulla benzina crea ”degli extraprofitti preziosi per l’erario, ma che rischiano di sembrare un’attivita’ speculativa dello Stato. Per questo – ha detto – credo che dovremmo aprire una discussione con il ministero dell’Economia”.
Di fronte alle novita’ annunciate le reazioni sono state tutt’altro che unanimi. Il mondo dei consumatori si e’ spaccato tra chi, come Federcosnumatori e Adiconsum (presenti al tavolo), si dice soddisfatto e chi, come il Codacons, ritiene le misure insufficienti e annuncia il ricorso al Tar. Anche tra i gestori i pareri non coincidono. La Faib promuove sostanzialmente l’intesa, cosi’ come la Figisc, che invita pero’ a salvaguardare anche il servito accanto ai self service. La Fegica boccia invece totalmente l’accordo: ”Il tavolo del petrolio ha partorito il classico topolino”, denuncia l’associazione della Cisl, secondo la quale governo e petrolieri hanno ”affossato la riforma”. (ANSA).