ORA SI LAVORI A DECRETO ATTUATIVO CHE MIGLIORI LA NORMA
“Prendiamo atto che il Parlamento, nella sua sovranità, non è stato in grado di apportare le modifiche che tutti, a cominciare dall’Antitrust, avevamo suggerito. Ora il confronto si sposta in sede ministeriale e tecnica, affinché si arrivi ad una norma che tuteli trasparenza e consumatori, senza ulteriori inutili penalizzazioni nei confronti dei gestori che non hanno nessun ruolo nelle politiche dei prezzi”.
Così Faib Confesercenti che torna a sottolineare “l’importanza di una razionalizzazione della giungla cartellonistica” di cui sono vittime le aree di rifornimento carburanti. “Ci aspettiamo, dai prossimi confronti con il Ministero, che si arrivi ad una diversa organizzazione delle informazioni sui prezzi ai consumatori. Così come risulta dall’esito parlamentare è solo un onere per i benzinai che, come più volte ribadito, non hanno alcuna responsabilità nella gestione dei prezzi”.
“Occorre adesso – dice ancora Faib – organizzare tempi e modi di attuazione del nuovo obbligo, dando il tempo alle aziende di organizzarsi, per non incorrere in errori che verrebbero scaricati sui gestori”.
“Prendiamo atto, infine – conclude la Federazione benzinai Confesercenti – della riduzione delle multe, anche se continuiamo a ritenerle ingiuste ed eccessivamente onerose in rapporto alla redditività dei gestori. Invitiamo il Ministero alla convocazione del tavolo, a breve, sui problemi complessivi della categoria per affrontare le vere storture della rete carburanti italiana e sulla definizione del nuovo obbligo in maniera, più possibile, equilibrata”.
Roma, 8 marzo 2023