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Distributori carburante, cresce il turn over a Siena. Petrini confermato Presidente Faib

Assemblea Elettiva dei gestori: “Aperture e chiusure si susseguono a ritmo sempre più alto”

I gestori degli impianti di rifornimento dei carburanti stanno vivendo anche in Provincia di Siena il periodo più nero da quando esiste questo mestiere. E’ emerso in modo chiaro e duro durante l’Assemblea Elettiva Provinciale della Faib, il Sindacato di categoria aderente a Confesercenti, che ha confermato il poggibonsese Michele Petrini come Presidente Provinciale. Un confronto partecipato in un momento di eccezionali difficoltà: “una volta questo era ritenuto uno dei settori anelastici per eccellenza, al pari dell’alimentare escluso da forti oscillazioni nella domanda dei consumatori – dice Petrini – da tempo non è più così ed ora capita all’opposto che più di una gestioni si ritrovi sull’orlo del baratro anche a causa delle onerose compartecipazioni alle campagne di sconto che le Compagnie petrolifere hanno messo in atto, soprattutto negli ultimi mesi. Il paradosso è che anche a Siena e dintorni continuano ad aprire nuovi impianti fuori dal circuito delle Compagnie, attratti dall’immagine di una redditività che non è più tale; è l’effetto delle liberalizzazioni, con la conseguenza che la fetta di mercato da ripartirsi diventa sempre più magra ed aumenta il turn over di aperture e chiusure delle imprese”.
La redditività degli imprenditori del settore è in caduta libera, spiega Petrini, “perché la remunerazione del gestore è in diretta funzione dell’erogato, ovvero di quanti litri di carburante escono dalla pompa. In questi mesi di crisi in picchiata l’erogato è calato drasticamente, e così i ricavi degli impianti”. A questo si aggiunge il tentativo sempre più ricorrente da parte di alcune delle Compagnie petrolifere di rivedere drasticamente gli accordi economici con i gestori, riducendo garanzie e ammortizzatori sociali; un atteggiamento che è probabilmente incoraggiato dal "vuoto esecutivo" in cui si ritrova l’Italia, e di cui magari qualcuno tende ad approfittare. “E’ paradossale il fatto che a dicembre la nostra Categoria abbia proclamato uno sciopero evidenziando un ampia serie di criticità al Governo. Lo sciopero fu poi sospeso per senso di responsabilità a seguito degli impegni verbali presi dall’Esecutivo; a distanza di 4 mesi siamo senza Governo e sui quei punti critici non c’è stato alcun passo in avanti”. Nel frattempo, in questi giorni la Categoria è chiamata a dare seguito ad un nuovo adempimento, quello relativo agli obblighi di comunicazione dei prezzi in vigore con scadenze differenziate a partire dal 19 aprile.

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