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Decreto Comunicazione Prezzi, il Seminario Faib affronta le criticit

La giornata seminariale organizzata dalla Faib Nazionale sul Decreto di Comunicazione dei Prezzi ha affrontato i diversi profili messi a punto dal Decreto Ministeriale.
L’iniziativa, che ha coinvolto la maggior parte delle strutture regionali della Federazione, alla presenza dei tecnici ministeriali e del sistema camerale, ha focalizzato l’esame degli aspetti tecnici del provvedimento con una simulazione in diretta dell’attività di registrazione e comunicazione dei prezzi praticati dei carburanti.
La comunicazione, come è noto, è finalizzata alla contestuale pubblicazione dei prezzi in appositi spazi on line del MISE ad opera del sistema ministeriale, in attuazione del combinato disposto tra l’Art. 51 della legge 99/2009 e il DM 15 ottobre 2010 e 17 gennaio 2013.
Nella presentazione della manifestazione il Direttore della Faib ha specificato che lo scopo della giornata non sarebbe stato quello di valutare il merito politico del provvedimento, sul quale permangono contrarietà, dubbi e perplessità, quanto quello di accompagnare gli operatori nell’espletamento dei nuovi obblighi di legge – comunque a breve operativi – e preparare al meglio gli addetti e i responsabili degli uffici periferici Faib. L’iniziativa, in questo senso, sarà replicata in sede regionale e in sede provinciale con i singoli operatori per fornire un’attenta e adeguata assistenza tecnica, illustrando la possibilità di delegare tali nuove incombenze alle strutture associative
Il Direttore Faib ha anche anticipato che la Federazione non trascurerà di vagliare possibili modifiche al provvedimento, non appena in Parlamento si saranno insediate le nuove commissioni permanenti e una volta insediato il nuovo Governo, senza rinunciare sin da subito a rappresentare comunque ai tecnici ministeriali le difficoltà tecniche sinora registrate per auspicabili atti interpretativi.
E’ stato sottolineato come tale provvedimento esista solo e soltanto per la distribuzione carburanti, non essendo riscontrabile in nessun altro settore della distribuzione, come esso – al di là della complessità – vada ad incidere sui gestori già gravati da numerosi oneri amministrativi e gestionali, come rischi di risolversi in un ulteriore balzello sulla parte più debole della filiera senza apportare alcun beneficio concreto ai consumatori, né in termini di trasparenza dei prezzi né in termini di utilità essendo i prezzi già ampiamente pubblicizzati ed esposti.
In particolare – è stato evidenziato – il nuovo obbligo, che pesa interamente sui gestori, non apporta alcun beneficio in relazione alla trasparenza dei prezzi in quanto non aggiunge alcun elemento di conoscenza sia circa i meccanismi di formazione dei prezzi sia sull’estrema eterogeneità dei prezzi praticati sulla rete con differenza anche di 15-20 cent/litro, lasciando il consumatore interdetto e infastidito. Nulla dunque di nuovo ed utile per i cittadini ma solo aggravi e nuove incombenze per i gestori. Chiarito ciò, la nuova norma dal 19 aprile p.v. sarà pienamente operativa secondo una tempistica appresso illustrata all’interno delle “Linee guida Faib”.
L’iniziativa seminariale è entrata nel vivo della discussione con l’intervento del Direttore Generale del MISE e garante della sorveglianza dei prezzi Dott. Gianfranco Vecchio che ha riconosciuto la corretta impostazione dei lavori fornita da Faib. Secondo il Dott. Vecchio le nuove informazioni di cui disporrà il consumatore sono fondamentali al fine di scegliere liberamente e in modo informato i propri acquisti, anche se il prezzo non è del tutto determinante nella scelta del fornitore essendovi anche altri elementi, come la professionalità, la qualità e il servizio, a determinare le scelte di acquisto. Su questo aspetto, il Dott. Vecchio ha precisato che il MISE tramite l’Osservatorio Prezzi segue la dinamica dei prezzi di tutti i prodotti, nella consapevolezza che quelli dei carburanti sono in questa fase molto sensibili.
Dopo aver ricordato che il provvedimento è stato varato nel 2009, Mister Prezzi ha rimarcato che per l’estensione dell’obbligo della comunicazione alla rete ordinaria è stato adottato un approccio realistico e più che gradualistico e che nella fase di rodaggio dell’adempimento il MISE si adopererà per aiutare il processo di adeguamento alla procedura con sufficiente tolleranza verso le difficoltà obiettive che si riscontreranno.
Il Dott. Tripodi di Unioncamere ha rimarcato il ruolo di interfaccia con il MISE, apprezzando il lavoro svolto e la metodologia graduale di approccio, sottolineando il ruolo di Infocamere che gestisce una grande banca dati, come il registro delle imprese, tra le più grandi. Il valore aggiunto di tale iniziative è dato dall’elemento pubblicistico della comunicazione e dal fatto che essa potrà sgomberare le polemiche dal terreno, togliendo l’alibi a molti soggetti integrati sulle reali responsabilità della formazione dei prezzi.
Con gli interventi della Dr.ssa Maizza e dell’Ing. Rabuffo l’iniziativa seminariale è entrata nello specifico delle varie fasi dei soggetti destinatari dell’obbligo di comunicazione e responsabilità relativa alla fissazione dei prezzi; dal primo accesso per le modalità di accreditamento alla decorrenza dell’obbligo di comunicazione; all’oggetto della comunicazione; alla cadenza della comunicazione e alla modalità di trasmissione dei prezzi; alla possibilità di delega alle Associazioni di categoria; all’attestazione della corretta trasmissione dei prezzi e conseguenze dell’inadempimento.
Dal confronto sono emerse diverse criticità che potrebbero richiedere un intervento amministrativo di interpretazione della norma sia in relazione all’enunciata tolleranza in fase di avvio del processo comunicativo dei prezzi, sia in relazione al transitorio regime di adesione volontaria, sia in relazione alla revisione mappale delle stazioni di rifornimento, in riferimento ai servizi offerti, soprattutto per quelli relativi ad autolavaggi e gomme, non previsti nell’attuale versione; al valore legale delle comunicazioni, alla loro conservabilità, alla effettiva validazione della eventuale contestazione dell’infrazione in contestuale alla pubblicazione: questioni che insieme ad altre possono concorrere ad alimentare un circuito di contestazioni che si allontanerebbe dallo spirito di comunicazione e trasparenza.
Gli argomenti di cui sopra, nello specifico, sono stati rielaborati nel documento Faib “Linee guida prezzi carburanti, procedura di comunicazione on line”.
Nell’intervento conclusivo il Presidente Landi ha ringraziato i relatori e raccomandato agli intervenuti di riportare sul territorio i contenuti della giornata seminariale, segnalando la disponibilità del nazionale e quella degli Uffici Ministeriali a sostenere lo sforzo di adeguamento ai nuovi obblighi da parte dei gestori. Il Presidente Landi ha ribadito la posizione di contrarietà di Faib e l’impegno a modificare l’attuale struttura della norma, spostando l’obbligo di comunicazione dal gestore, che in materia di prezzi decide davvero poco, ai titolari di autorizzazioni, con i quali i gestori hanno stipulato contratti di fornitura in esclusiva.

Leggi le “Linee guida” di Faib