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Crisi distribuzione carburanti in autostrada, Lucchesi: "diminuire il peso delle royalties che stanno schiacciando il gestore". Non più rimandabile confronto urgente con Anas

Ieri, lunedì 3 febbraio, a Catania si è riunito il Coordinamento Centro Sud di Faib Autostrade. Al centro della discussione il mercato in autostrade. Una riunione dalla quale è emersa una necessità fondamentale per permettere ai gestori di sopravvivere: la diminuzione delle royalties il cui peso ha finito per schiacciare il sistema della distribuzione carburanti in autostrada dove le spese di gestione sono maggiori, in ragione della complessità organizzativa e di mobilitazione di risorse umane e finanziarie.
“Durante la riunione abbiamo esaminato le problematiche relative agli impianti – afferma Antonino Lucchesi, Presidente di Faib Autostrade – ed abbiamo preso atto che la situazione, al sud come al nord, è diventata insostenibile. Il problema più grosso è il rapporto con Anas, le royalties che fa pagare al gestore sono troppo alte e non riesce a sopravvivere”.
Il sistema delle royalties garantisce alle concessionarie autostradali rendite da diverse centinaia di milioni di euro, derivanti dalla vendita carburanti (mediamente dai 70 ai 90 euro Klt per un complessivo di due-tre miliardi di litri) che si sommano a quelle ancora più corpose derivanti dalle vendite delle aree shop e della ristorazione, con royalties sui fatturati dal 15 al 30%. Il punto focale è la loro ingessatura.
“Essendo contratti datati 2009, si basavano sui volumi di erogato di cinque anni fa – spiega Lucchesi – ma in questi anni la situazione è cambiata, in peggio purtroppo. Non è possibile un sistema di royalties fisse .. Come fa il gestore a pagarle se si è visto praticamente dimezzare l’erogato medio annuale? Questo è un aspetto su cui è necessario intervenire al più presto anche perché la situazione sta diventando insostenibile”.
Secondo Lucchesi, quindi, il primo passo da fare è eliminare la royalties fissa rendendola variabile, in rapporto all’erogato, e soprattutto diminuirla.
“Le gestioni autostradali – aggiunge Lucchesi – hanno perso il 50% di erogato in tre anni, mettendo in gravissima difficoltà le 430 stazioni di servizio di cui circa il 30% è attualmente in una situazione di pre-fallimento”. Se infatti la situazione della distribuzione dei carburanti è critica, in autostrada lo è ancora di più in virtù soprattutto degli ulteriori vincoli di sistema che si addizionano a quelli complessivi del settore già esaminati. Il meccanismo è semplice: le concessionarie hanno mantenuto le proprie posizioni originarie – chiosa il Presidente di Faib Autostrade – le Compagnie, dalla loro, hanno imposto prezzi più alti per per recuperare parte delle royalties. La conseguenze, però, sono nefaste: in autostrada ecco che s’impone un livello di prezzi mediamente più alti della rete ordinaria allontanando di fatto gli automobilisti”.
Il Coordinamento Faib Autostrade del Centro Sud ha deliberato una forte iniziativa di mobilitazione, da condividere con le altre Associazioni, finalizzata all’inasprimento della vertenza in atto su tutto il segmento autostradale chiamando alla responsabilizzazione dell’Anas per cominciare a sciogliere i nodi cruciali: quelli delle royalties, relative anche alla ristorazione e alle aree shop …