Si sono riunite nelle settimane scorse a Roma, le Presidenze e le Segreterie Nazionali di Faib Confesercenti, Fegica Cisl e Figisc Confcommercio per approfondire alcuni temi già esaminati nel corso della riunione dei gruppi dirigenti del dicembre 2016 e gennaio 2017 con l’intento di offrire alla riflessione del settore elementi di dibattito e di approfondimento sulle cause della involuzione del settore.
Il documento parte dalla constatazione che il settore sta vivendo una situazione che non ha precedenti nella storia del Paese.
Sintomo evidente della crisi, il generale impoverimento delle gestioni, il netto peggioramento delle condizioni tecnico operative dei punti vendita, il decadimento degli impianti, l’abbandono del mercato italiano da parte delle multinazionali del petrolio: ieri Shell, oggi Esso sta vendendo la sua rete a pezzi ad operatori «indipendenti» che consentono il mantenimento del marchio e dei volumi per i prossimi anni, in condizione di progressiva precarizzazione delle condizioni di lavoro; poi TotalErg che ha avviato un’azione di disimpegno dalla rete e dal mercato; la marginalizzazione rispetto al quadro normativo di Tamoil; vuoti tutti che non saranno, come in passato, surrogati da altri grandi gruppi internazionali integrati.
Il documento, che è il frutto di una lettura condivisa dei gruppi dirigenti delle tre Federazioni, vuole rappresentare un punto di riferimento programmatico unitario per la Categoria, in riferimento alle varie questioni aperte sulla rete, per il confronto con le Istituzioni, sui dossier in agenda, per la politica, in merito alle scelte che debbono essere fatte.
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