Eni e le Federazioni dei gestori carburanti Faib, Fegica e Figisc hanno sottoscritto, in data odierna, l’Accordo collettivo aziendale allo scopo di condividere congiuntamente una serie di interventi straordinari ritenuti necessari alla luce degli effetti causati dall’emergenza sanitaria “Covid-19” e dei conseguenti interventi normativi assunti dal Governo.
Le previsioni e le misure straordinarie contenute nell’Accordo saranno valide dal giorno successivo alla sua sottoscrizione sino alla cessazione dell’emergenza sanitaria in corso in Italia dovuta alla pandemia Covid-19 e, comunque, non oltre il termine massimo del 30.04.2020.
In considerazione delle specificità degli impianti di distribuzione carburanti di rete autostradale e dei regimi concessori cui sono assoggettati, le previsioni dell’Accordo troveranno applicazione per i soli impianti di rete ordinaria. Per gli impianti di viabilità autostradale saranno concordate misure specifiche, in linea con quanto convenuto.
L’Azienda – in accordo con le Organizzazioni di Categoria dei Gestori – verificherà l’opportunità di prorogare gli effetti delle disposizioni contenute nell’Accordo tramite ulteriore apposito documento, nel caso in cui tale emergenza sanitaria dovesse prorogarsi oltre il 30.4.2020.
Il testo dell’Accordo interviene in materia di Drop, di pagamenti e rid, riconoscimento incentivi carburanti premium, di attivazione del self prepay, di dotazione dei DPI, di pagamento dei canoni di locazione dei locali commerciali.
Eni poi si rende immediatamente disponibile, d’intesa con Unione Petrolifera a valutare la possibilità di articolare su un arco più contenuto le aperture dei punti vendita e/o di procedure di turnazioni, al fine di garantire il pubblico e servizio e al tempo stesso garantire la salute dei lavoratori addetti ai punti vendita e contenere al massimo il rischio contagio della rete a marchio.
Inoltre l’Azienda riconoscerà ai gestori impossibilitati a condurre gli impianti per implicazioni dovute al Coronavirus una Una Tantum, oltre ad assumere l’impegno formale a definire ulteriori misure a fronte di specifiche difficoltà segnalate dalle Associazioni dei gestori.
Si tratta di un Accordo che è un primo passo auspicato dalle Federazioni dei gestori sia sotto l’aspetto economico che sotto l’aspetto della tutela della salute.
È un Accordo che dà una prima risposta che certamente non è pienamente rapportata alle urgenze dei gestori ma in questa fase non era possibile fare di più. C’è comunque l’impegno delle parti a rivedersi e riaggiornare gli interventi necessari qualora l’emergenza si prolunghi.