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Convocata la Presidenza Nazionale, la Faib verso l'Assemblea Elettiva. Sciopero autostrade, vertenze aperte, e disimpegno governativo i temi al centro del confronto per delineare la rete del futuro

La Presidenza Nazionale Faib è stata convocata per giovedì 18 luglio presso la sede della Confesercenti Nazionale a Roma per discutere della convocazione dell’Assemblea Elettiva Faib fissata per il 18 ottobre 2013 e degli adempimenti statutari relativi.
La Presidenza eleggerà le Commissioni Statutarie e fornirà le linee guida per il documento politico programmatico per la discussione pre-Assemblea.
La Presidenza affronterà la questione delle iniziative sindacali sulla rete autostradale e quella dei rapporti con Governo, concessionarie e Compagnie e infine farà il punto sulle relazioni industriali su rete ordinaria, analizzando le vertenze aperte, a partire da quella con Eni dove sono in discussione i rinnovi degli accordi economici e della questione cali, a TotalErg che è stata oggetto di diffida e di iniziative legali individuali, all’Api-Ip ugualmente interessata da diffida e iniziative di contenziosi, alla Esso, dove è aperto un Tavolo per il rinnovo dell’accordo, alla Q8, alla Shell e alla Tamoil che con stratagemmi vari si stanno sottraendo all’obbligo di Legge della contrattazione e verso le quali si profila un intervento di tipo giuridico.
Nel corso dell’incontro la Presidenza valuterà la linea politica tenuta dal Governo nella vicenda dello sciopero sulla rete autostrada, dove è parso chiaro lo smarrimento del Ministero dello Sviluppo Economico – con un Rappresentante del Governo, nella persona del Sottosegretario De Vincenti – che non ha nemmeno tentato una mediazione istituzionale, che pure il ruolo e la responsabilità gli impongono, nei confronti dei cittadini abbandonati, al pari dei gestori, in balia degli opposti oligopoli dei concessionari autostradali e delle Compagnie petrolifere. Un disimpegno pagato a caro prezzo dal Paese tutto, costretto a subire i prezzi di carburanti e dei servizi più cari d’Europa e i continui rincari dei pedaggi autostradali.
Un atteggiamento che va denunciato con forza, al pari di quello che vede il Governo sottrarsi all’obbligo di convocare le Compagnie per aprire la vertenza collettiva ai sensi del D. Lgs 32/98.
Un disimpegno politico che l’estemporanea dichiarazione del Ministro Zanonato, sul caro carburanti, aggrava ancora di più, per l’evidente strumentalità e ritualità.

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