Il Presidente Faib, Giuseppe Sperduto, su Affariitaliani,it parla della riforma della rete dei carburanti che le organizzazioni di categoria Faib Confesercenti, Fegica e Figisc/Anisa Confcommercio definiscono “la più incauta e peggior riforma da quando in questo Paese sono cominciati i rifornimento ai veicoli”.
“Esistono già – dice Sperduto nell’intervista – norme che regolano il settore della distribuzione carburanti, come la legge 24, a cui non intendiamo rinunciare. In quella legge è chiaramente specificato che tutti i contratti applicati in questo settore devono essere standardizzati e approvati dalle associazioni di categoria. La rete italiana è composta da circa 22.500 distributori, di cui il 50% è in mano alle compagnie petrolifere mentre il restante 50% è gestito da privati. Il prezzo alla pompa lo decidono le compagnie, e i gestori devono adeguarsi. Questo cosa comporta? Un impoverimento del nostro lavoro, che ci toglie autonomia operativa e mette a rischio la nostra sopravvivenza economica”…
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