Sette italiani su 10 non vedono in prospettiva una ripresa dei consumi, per l’82% delle piccole e medie imprese il ritorno alla crescita è una chimera, il mercato del lavoro è bloccato, con sempre più over 55 che ostacolano l’ingresso dei giovani. E’ da questa fotografia che parte l’appello di Confesercenti al Governo ad attuare, tutti insieme, un "patto per la ripresa": un’azione sinergica per ridare fiducia alle famiglie e agli imprenditori e per il rilancio e lo sviluppo delle PMI. A raccontare la giornata l’inviata Ansa Enrica Piovan. L’invito a sostenere il sistema delle imprese italiane arriva anche dal Capo dello Stato Sergio Mattarella, che in un telegramma all’Assemblea Confesercenti evidenzia che "l’Italia sta tornando a crescere" e sottolinea l’urgenza di "liberare risorse per investire in innovazione, istruzione e formazione ed offrire nuove opportunità di lavoro soprattutto ai giovani". "in questo momento, la stragrande maggioranza delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi è in ginocchio. Eppure possiamo e dobbiamo farle rialzare, così come vogliamo contribuire a cambiare in meglio il nostro Paese", ha detto il Presidente Massimo Vivoli nella sua prima relazione all’Assemblea Annuale. Assemblea che si è svolta a Genova, per riaccendere l’attenzione su una città martoriata dal dissesto idrogeologico: "vorremmo che diventasse la metafora di un’Italia finita troppe volte nel fango, che ha vissuto troppe emergenze e che vuole cambiare", ha spiegato Vivoli, proponendo al Governo di sottoscrivere un Protocollo per gli interventi di emergenza, che il Ministro dell’Ambiente Galletti, intervenuto con un video messaggio, ha annunciato di firmare. Ma all’indirizzo del Governo è stato rivolto anche un altro appello molto sentito dalle imprese: "non esiste alternativa efficace alla riduzione dell’imposizione fiscale", ha avvertito Vivoli, ricordando che la pressione reale supera il 55% e chiedendo una vera riforma fiscale. "La delega fiscale da sola non basta", ha spiegato, ricordando che Confesercenti ha comunque chiesto al Governo di procedere velocemente all’approvazione dei Decreti. La risposta è arrivata proprio in Assemblea dal Ministro della Difesa Roberta Pinotti, che ha confermato che oggi i Decreti attuativi andranno in Consiglio dei Ministri. In materia di fisco Confesercenti ha ribadito il proprio impegno per la trasparenza ("rottamiamo finalmente lo scontrino fiscale e debelliamo l’evasione"), ma chiedendo per le imprese trasparenti meno oneri, più certezza e tempi di accertamento ridotti. Un’altra priorità per ripartire è il lavoro, con la crisi che ha deteriorato la situazione lavorativa e la riforma previdenziale che ha creato un ulteriore ostacolo al ricambio generazionale (con la cosiddetta Fornero, dal 2010 ad oggi gli over 55 sono un milione in più): "Dobbiamo subito sbloccare la situazione, introducendo meccanismi di maggiore flessibilità in uscita", ha detto Vivoli, proponendo di inserire all’interno dei contratti di settore una misura per la staffetta generazionale.
Home » Confesercenti. Per sette su dieci non c'è ripresa. Serve meno fisco