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Comitato Esso Faib: accelerare sull'accordo. Intangibilità del margine, revisione dei costi e unificazione dei trattamenti sul self i punti chiave

Si è svolta presso la sede della Confesercenti Nazionale la riunione del Comitato di Colore dei gestori della Esso che fanno riferimento alla Faib. L’incontro ha visto la partecipazione di gestori provenienti da tutte le Regioni con la presenza del Presidente Martino Landi e del Direttore Nazionale Gaetano Pergamo, dei Responsabili territoriali.
La riunione è stata aperta dal Responsabile del Comitato di Colore, Sergio Proietti Barsanti, che ha relazionato sul confronto avviato dalle Organizzazioni Sindacali Faib, Fegica e Figisc con l’Azienda, per il rinnovo dell’accordo economico/normativo scaduto il 31 dicembre 2011. Proietti Barsanti ha svolto un’ampia panoramica delle questioni pendenti e delle principali problematiche dei gestori a marchio. Il Responsabile di Colore Esso dopo aver affrontare le varie criticità ha fatto il punto sullo stato dell’arte nei rapporti con la Compagnia, con l’obiettivo di definire una strategia condivisa unitaria da sottoporre all’Azienda ed ha formulato alcune proposte che la Faib intende avanzare per sbloccare la difficile vertenza,
Dopo una serrata discussione, che ha visto tanti interventi affrontate le diverse aree di criticità nei rapporti con l’Azienda, è emersa la volontà e l’esigenza di arrivare in tempi brevi a definire un accordo con la Compagnia che colga appieno le esigenze di tutte le parti, per superare questo periodo di grande difficoltà del Paese e del settore.
Dai numerosi interventi dei partecipanti alla riunione è emerso la irrinunciabile esigenza di affrontare con l’Azienda i diversi aspetti tecnici che legano la Esso e i gestori e che vanno rimodulati rispetto a situazioni che non rispondono più alle esigenze attuali. Per questo è stato dato mandato al Presidente del Comitato di Colore di avanzare una richiesta di aprire dei Tavoli di confronto sulla definizione dei Drop e la gestione del Ciop, la ridefinizione dei criteri sulla richiesta delle garanzie fideiussorie, la corretta applicazione ed eventuali modifiche dei criteri per definire gli affitti delle attività non oil, la questione relativa alla manutenzione, la qualità dei prodotti, il rimborso dei cali, le problematiche legate alla gestione della campagna promozionale.
Si tratta di singoli pezzi che stanno mettendo in ginocchio i gestori a marchio, gestiti con logica burocratica dall’Azienda che non comprende le insormontabili difficoltà operative dei punti vendita, mettendo a repentaglio il valore del suo stesso asset.
Gli intervenuti hanno segnalato uno stato di forte sofferenza e di insostenibilità economica delle gestioni, denunciando situazioni vicino al fallimento e/o di riconsegna degli impianti, con situazioni oltre il limite della sostenibilità e dell’autosfruttamento.
Sulla base degli interventi, il Comitato di Colore Esso ha impegnato la delegazione sindacale al Tavolo negoziale, e il gruppo dirigente, ad attenersi rigidamente alle linnee guida che la Federazione si è data come obiettivi irrinunciabili: intangibilità del margine, che non può essere saccheggiato da richieste sulla contribuzione a sconti a carico dei gestori. In virtù di questa esigenza è stata avanzata una ipotesi di proposta da ufficializzare alle altre Organizzazioni Fegica e Figisc per poi portarla al Tavolo della Compagnia che faccia perno sul netto rifiuto a sottoscrivere qualsiasi accordo che preveda la partecipazione a campagne sconto e/o promozionali.
In un sistema unidirezionale incentrato sul vincolo d’esclusiva per le forniture, gravato da capitolati di servizi garantiti, politiche di prezzo imposte, sistemi locativi delle attività non oil vicini alla rendita parassitaria, finanziarizzazione dei flussi degli anticipi e degli incassi, stacco rete-extrarete, la leva della promozione o del pricing deve necessariamente ricadere, in via esclusiva, sul titolare delle politiche commerciali, senza intaccare il magro margine dei gestori. Si tratta di un punto irrinunciabile e non più negoziabile.
Nell’ambito del dibattito è emersa la necessità di valorizzare in sede di confronto tutto quanto costituisce “margine differito”, vale a dite la riduzione dei costi a carico dei gestori.
Il Comitato di Colore Esso Faib avendo respinto qualsiasi ipotesi di partecipazione a politiche di sconto, per le motivazioni appena accennate, ha anche con forza ribadito la necessità di procedere all’unificazione dei margini self, sia in pre-pay che in post-pay, allineandoli a quelli in modalità assistita.