Si è riunito a Firenze, nella serata di lunedì 17 giugno, il Comitato Regionale di Colore dei gestori Faib/Eni della Toscana.
La riunione ha fatto seguito a diverse incontri sul territorio, come quello svolta a Siena ed in altre città nei giorni precedenti.
E’ stata un’Assemblea partecipata e, nel corso della riunione, oltre che una disamina puntuale degli argomenti che “affliggono” i gestori a marchio Eni, sono stati nominati i nuovi referenti del Comitato di Colore della Toscana, che sono i colleghi Simone Perini e Michele Petrini. Petrini per l’area di Siena, Grosseto ed Arezzo, il collega Perini per la restante area della Toscana.
Un sincero e caloroso ringraziamento, ed apprezzamento per il lavoro svolto in questi anni, con passione e competenza, è stato rivolto da tutti i partecipanti al collega Sergio Sbordone che ha lasciato l’attività.
Nel corso della riunione sono emerse tutte le problematiche che stanno “attanagliando” e portando, in mancanza di novità positive, alla cessazione molte attività dei gestori Eni.
I gestori nel recente passato hanno cercato, anche quando non erano pienamente convinti, di assecondare le politiche aziendali, sacrificando il proprio margine a vantaggio delle operazioni commerciali della Compagnia, ma adesso questo non è proprio più possibile.
Negli ultimi tempi, la politica commerciale dell’Azienda ha messo in serie difficoltà economiche le gestioni, le quali sono costrette a subire, inermi, travasi di erogato a favore della concorrenza; la quale pratica prezzi molto più bassi di quelli che l’Eni “consiglia” ai propri gestori.
Il “mezzo” messo a disposizione dei gestori da parte dell’Eni, per combattere la concorrenza, cioè l’Iperself H24, si è rilevato uno “strumento fallimentare” per le gestioni ed un “boomerang”, per quest’ultime e per la stessa Azienda.
La compartecipazione economica agli sconti Iperself H24, ha ridotto ai minimi termini il guadagno dei gestori sui carburanti. Anche nel passato, ma a maggior ragione adesso, con gli erogati dimezzati, non è assolutamente sostenibile che la concorrenza sui prezzi venga fatta pagare ai gestori con il loro insufficiente margine, che attualmente non arriva nemmeno più a coprire le spese fisse di gestione.
Qualsiasi sconto che la Compagnia decidesse eventualmente di praticare, sia in Iperself H24, sia in altre modalità di vendita, per la Faib non deve andare ad intaccare il margine del gestore, che deve essere intangibile e inviolabile. I gestori auspicano che, in sede di Tavolo negoziale con l’Eni per il rinnovo dell’Accordo economico, sia riveduta l’utilità di questa modalità di vendita, facendo un bilancio oggettivo di quelli che sono stati veramente gli effettivi benefici, sia per l’Azienda che per i gestori.
Oltretutto, la nuova tipologia di vendita Iperself H24 ha portato ad una forte diminuzione di lavoro nelle attività collaterali. Come sappiamo, infatti, gli incassi delle attività “non oil” sono crollati, non solo per la crisi economica, ma soprattutto a causa della nuova modalità di vendita Iperself H24, che non "veicola" più i clienti alla cassa, e quindi all’interno dei locali. Per questo motivo, in sede di rinnovo dell’Accordo economico, si chiede che gli affitti delle attività “non oil” siano riparametrati al ribasso e attualizzati al contesto attuale.
I gestori presenti alla riunione hanno evidenziato che, gli attuali margini non ripagano nemmeno le spese della corrente elettrica per illuminare gli impianti nelle ore notturne e, sovente, gli stessi gestori, loro malgrado, sono costretti addirittura a spengere le luci delle pensiline, lasciando accese solamente le luci delle testate degli erogatori, quelle degli accettatori Self Service Pre-Pay, per cercare di risparmiare.
Altro punto sottolineato nel corso della riunione è quello relativo alle troppe modalità di vendita presenti negli impianti dell’Eni (Servito, Fai da Te, IperSelf) che disorientano il cliente, generando solo confusione nei prezzi, non portando, di fatto, risultati tangibili all’Azienda, nè tantomeno ai gestori.
A questo proposito si auspica che l’Azienda ritorni sui suoi passi, rivalutando l’opportunità di utilizzare Iperself H24 solamente negli orari di chiusura degli impianti. Questo porterebbe a rinsaldare il rapporto umano, fiduciario ed anche commerciale fra il gestore e il cliente.
Per quanto riguarda le carte aziendali, i gestori hanno rimarcato la necessità di accrediti celeri, senza ritardi che, sovente, fanno andare i conti correnti bancari dei gestori in rosso, costringendo quest’ultimi a pagare enormi oneri bancari.
A tutto questo si aggiungono i “cluster” dei prezzi, che vedono impianti Eni ubicati a pochi km. l’uno dall’altro, nello stesso bacino di utenza, praticare prezzi diversi fra di loro, scatenando una concorrenza sleale all’interno dello stesso marchio, discriminando e mettendo al margine del mercato i gestori che hanno i “cluster” più alti degli altri.
I gestori chiedono all’Azienda anche il pagamento integrale dei cali, per tutti quei gestori, seri ed onesti, che si sono attenuti correttamente all’Accordo del 14.11.2005 ed ai protocolli aziendali per il rimborso dei cali.
Il sommarsi di tutte le problematiche sopra esposte, ha portato i gestori Eni ad una situazione veramente insostenibile. I gestori si stanno chiedendo se veramente l’Eni abbia la consapevolezza del grave stato di sofferenza economica che si è creato nella rete aziendale, non certo per colpa dei gestori. Quei gestori, che fino a qualche anno fa erano interlocutori e partner privilegiati dell’Azienda. Adesso sembra siano diventati solo dei “meri operatori esecutivi” della rete di vendita.
Gli intervenuti hanno lamentato che negli ultimi tempi è venuto meno anche quel rapporto di squadra sinergica e vincente Azienda-Gestori, costruito in anni ed anni di lavoro congiunto, che è sempre stato commercialmente vincente e vero valore aggiunto della rete di vendita del “Cane a Sei Zampe”. Questo comporta, conseguentemente, anche il venir meno di quel “rapporto fiduciario ed umano” che, storicamente, ha legato vicendevolmente Azienda e gestori.
L’Assemblea dei gestori Eni della Toscana auspica che questa tendenza si inverta, e che l’Azienda riconosca il gestore come suo collaboratore professionale e partner commerciale insostituibile e vincente nella rete vendita italiana.
Auspicando ciò, i gestori si sono comunque riservati, in assenza di novità positive da parte dell’Azienda, di partecipare ad eventuali iniziative di protesta, che il Comitato Nazionale di Colore dei Gestori Faib/Eni vorrà intraprendere a sostegno delle proprie legittime e fondate rivendicazioni, non più rimandabili e/o derogabili.