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Comitato di Colore Eni Faib: Compagnia cambi registro. Irricevibili le condizioni pregiudiziali. Si lavori al miglioramento della proposta di Accordo economico e normativo

Il Comitato di Colore Eni Nazionale della Faib riunito a Roma presso la Confesercenti Nazionale, per discutere dell’andamento del rinnovo dell’Accordo economico-normativo ha deliberato all’unanimità che allo stato delle cose, se non intervengono cambiamenti significativi, non sussistono i presupposti per la condivisione di un accordo.
Difatti, ad oggi le condizioni oggettive presenti sul Tavolo sono le stesse che hanno portato al fermo negoziale decretato da Eni con il rifiuto, opposto dalla Compagnia, ad ogni ipotesi di mediazione avanzata dalle Associazioni dei gestori. Decisione che determinò la richiesta, di Faib, Fegica e Figisc, al Ministero dello Sviluppo Economico e al Vice Ministro Prof. Claudio De Vincenti, di attivazione del tentativo di mediazione delle vertenze collettive, ai sensi del D.L.gs 32/98, con la contestuale proclamazione dello sciopero, successivamente sospeso per l’intervento ministeriale.
Secondo il Comitato di Colore della Faib, l’incontro svoltosi con l’Azienda nella serata del 10 marzo u.s., a seguito della disponibilità manifestata al MISE a riprendere il negoziato interrotto unilateralmente, ha semmai ancor di più aggravato il quadro delle relazioni con la pretesa di Eni di discutere di un argomento (il Contratto di Commissione) che al momento non è nella disponibilità del Tavolo, in quanto non ancora tipizzato in sede ministeriale, così come sancito dalla Legge 27/2012.
L’incontro di Colore svoltosi in un clima di partecipato dibattito ha aspramente criticato l’atteggiamento giudicato provocatorio di Eni che nel giro di pochi mesi ha cambiato posizione al Tavolo sindacale per ben tre volte, senza alcun rispetto per i soggetti coinvolti, denunciando la propria inattendibilità. I Rappresentanti di Colore Faib hanno rimarcato la necessità di ribadire l’intangibilità del margine e di garantire condizioni eque e non discriminatorie tra i gestori a marchio.
Il Comitato di Colore ha, quindi, invitato la delegazione a perseguire tutti i tentativi di composizione della vertenza, migliorando le condizioni presenti al Tavolo sul versante economico e normativo, aggredendo le spese di gestione di pertinenza aziendale.
I rappresentanti del Comitato hanno anche fortemente criticato l’Azienda che si è rimangiato un Accordo già definito, arretrando su posizioni penalizzanti e arroccandosi su linee di chiusura ad ogni tentativo di mediazione. I Rappresentanti Faib hanno censurato l’atteggiamento dei vertici Eni, poco rispettosi persino della mediazione ministeriale, e dopo attento esame di tutti gli elementi sul Tavolo di confronto hanno passato in rassegna le diverse opzioni sindacali nella disponibilità della Categoria, opzioni che saranno affrontate unitariamente con Fegica e Figisc.
In merito alla prosecuzione del confronto, la riunione ha registrato il consenso per il pieno e necessario coinvolgimento del Ministero, manifestando apprezzamento per l’azione del Vice Ministro De Vincenti al quale ha rinnovato la richiesta – già avanzata unitariamente – di un intervento risoluto nell’ambito della procedura già avviata per la mediazione della vertenza collettiva.