Faib: insufficienti le chiarificazioni fornite.
Come preannunciato alle Federazioni al Mef il 4 aprile us, alla presenza del Vice Ministro Casero e del consigliere Ceriani, l’Agenzia delle Entrate ha emanato la circolare esplicativa sulla fatturazione elettronica.
Già in quella sede le Federazioni hanno ribadito che la questione della fatturazione elettronica, che vedrà inopinatamente i distributori di carburanti anticipare un adempimento che dal 2019 sarà invece a regime per tutti, va connessa strettamente e indissolubilmente con la disciplina tecnica del credito d’imposta a favore dei gestori carburanti di cui mancano ancora i dettagli operativi richiesti dalla categoria.
Allo stato, continuano a mancare
- le precisazioni normative dell’estensione del credito di imposta a tutte le forme di pagamento elettroniche;
- le indicazioni dell’introduzione di un tetto alle commissioni bancarie per evitare che le banche vanifichino il risultato legislativo.
Mentre dunque continuano a mancare le chiarificazioni richieste, l’ Agenzia delle Entrate ha fornito alcuni chiarimenti sui mezzi di pagamento e su cosa debba intendersi per pagamento elettronico ai fini della detraibilità IVA e della deducibilità del costo, operando un allineamento in via amministrativa della norma. Dobbiamo ribadire che così non va bene. Registriamo una asimmetria normativa che va corretta subito. Le note esplicative vanno emanate su tutti gli aspetti della questione che riguarda anche e soprattutto il credito d’imposta.
Ad oggi continua mancare a quale titolo il gestore carburante è il soggetto obbligato alla trasmissione della fattura elettronica, evidenziando che egli è il soggetto preposto come definito dal D. Lgs 32/98 , dalla L.57/2001 e dalla Legge 27/2012.
Non vi sono poi tracce nè delle indicazioni per la generazione automatica della e-fattura, che pure il Mef in sede di confronto ha anticipato essere a carico dei provider dei pagamenti, nè di un periodo di vigenza di doppio regime: elettronico e cartaceo.
Non possiamo non notare che mentre mancano solo pochi mesi al primo luglio, giorno in cui scatterà l’obbligo che riguarderà solo i gestori carburanti, non si vedono ancora i richiesti chiarimenti in materia di credito d’imposta, a fronte di una forte contrarietà nella categoria per questa anticipazione. Si tratta di due questioni che ripetiamo sono nate insieme e non sono ammissibili asimmetrie temporali. Senza queste chiarificazioni sulla spendibilità del credito d’imposta, sulla sua estensione a tutti i pagamenti elettronici e senza un impegno cogente sui tetti alle commissioni bancarie appare pacifico che dal prossimo 2 luglio sulla rete carburanti resta confermato che persisteranno molti problemi: di ogni ordine e grado.
Sulla circolare dell’Agenzia delle Entrate nei prossimi giorni arriverà la nota tecnica del nostro ufficio tributario.