Le nuove polemiche sui picchi di prezzo delle benzine in alcune aree del paese, segnatamente laddove pesano anche le addizionali regionali, mostrano – secondo il Presidente della Faib Confesercenti Martino Landi – una diffusa sofferenza dei consumatori che vedono erodere il loro potere d’acquisto e segnalano una forte domanda di contenimento del peso fiscale che grava sui prodotti per autotrazione. Gli alti prezzi di benzina e gasolio gravano anche sui benzinai che pagano in termini di maggiori oneri finanziari, di minor erogato e minori guadagni.
Rivedere il livello di tassazione di accise ed Iva sui prodotti petroliferi è un impegno a cui il Governo non può sottrarsi – continua Landi – considerato che, al netto degli aumenti di agosto, l’incidenza fiscale sui prezzi del gasolio nel nostro Paese è del 54,2% contro una media dell’area euro del 48,6% e dell’Ue a 27 del 49,4%; il dato dell’incidenza sulla benzina è invece del 58,3% contro una media dei paesi dell’area euro del 56,2%, mentre l’Iva sui due prodotti sconta il 21% contro la media dell’area euro al 19,67: una forbice che pesa come un macigno sulle famiglie e sulle imprese, alimenta la componente inflattiva, appesantisce il livello di competitività, spinge fuori mercato i gestori carburanti.
La componente fiscale italiana ha una incidenza del 4% superiore a quella dell’area euro, in media tra gasolio e benzina. Se l’incidenza fiscale italiana – afferma Landi – si allineasse a quella dell’Area Euro si stima un risparmio annuale per le famiglie italiane di circa un miliardo di euro.
Le politiche di crescita – conclude il Presidente Faib – debbono necessariamente riallineare al resto d’Europa l’imposizione fiscale sui prodotti petroliferi per rilanciare il sistema produttivo e della mobilità del nostro Paese: è questo l’ obiettivo a cui bisogna lavorare sapendo che non serve a nessuno scatenare una caccia a presunti responsabili del caro carburanti, insieme ad un’attento monitoraggio dei prezzi e alla piena applicazione del pacchetto liberalizzazioni, a partire dall’istituzione del mercato all’ingrosso dei prodotti petroliferi.