Sulla rete è allarme tra i gestori. La grave situazione rischia, infatti, di avere ripercussioni pesantissime sul livello dei consumi danneggiando gli erogati e mettendo in seria difficoltà i gestori della distribuzione carburanti che, è bene ricordare, basano la loro redditività sul venduto e non sui prezzi.
L’aumento abnorme di quest’ultimi incide, dunque, negativamente sulle gestioni.
E’ evidente che occorre un intervento legislativo del Governo che non può limitarsi ad incassare i premi derivanti dagli incrementi Iva, calcolati in centinaia di milioni di euro solo nel 2010, ed è duramente da condannare la norma prevista nel Milleproroghe che consente alle Regioni, in caso di calamità naturali, di deliberare aumenti addizionali e aliquote sui carburanti fino al doppio (cinque centesimi). Una norma che si accompagna ad identiche ed autonome iniziative regionali che denotano una scarsa considerazione del settore ridotta ad una sorta di bancomat.
“Il prelievo in questo campo – sottolinea il presidente della Faib, Martino Landi – non è una variabile indipendente per le evidenti e forti ricadute sui costi di produzione e sui prezzi al consumo di tutti i beni, alimentari e non, determinando spinte inflazionistiche che deprimono l’ economia”.
“A questo punto, per senso di responsabilità il prezzo di benzina e gasolio deve essere subito calmierato per dare un pò di sollievo all’economia, alle imprese, alle famiglie ed ai gestori. Per fare questo – conclude Landi – il Governo basta che attui il provvedimento del dispositivo dell’accisa mobile trimestrale, previsto dalla legge finanziaria 2008 (legge 244/2007 commi 290/294), inserita dal governo Prodi proprio per fare fronte alle emergenze legate al caro petrolio.”
Carburanti, Bersani: inaccettabile che Governo non intervenga su aumenti.
Tremonti riduca accise applicando norma governo Prodi.
Nei bilanci delle famiglie e delle imprese sta pesando sempre di più l’aumento dei carburanti
“E’ inaccettabile che il governo non intervenga sugli aumenti dei carburanti. Il ministro Tremonti riduca le accise applicando la norma del governo Prodi”. Lo chiede il segretario del PD, Pier Luigi Bersani.
“Forse in mezzo a tanti diversivi dovrebbe essere finalmente possibile occuparsi di qualche problema reale del Paese – spiega Bersani – Nei bilanci delle famiglie e delle imprese sta pesando sempre di più l’aumento dei carburanti, che d’altra parte sta facendo incassare più soldi allo Stato mediante l’Iva. Bisogna neutralizzare questo circuito che rende l’esecutivo compartecipe di un aggravio di costi per i cittadini. Chiediamo da tempo che si applichi la norma prevista dal governo Prodi con la Finanziaria del 2008 che consente, con un semplice decreto del ministro dell’Economia, di rimodulare le accise ogni trimestre utilizzando a copertura l’extra gettito dell’Iva.
Più in generale è tempo che si intervenga per alleviare l’impatto sulle famiglie dell’aumento dell’inflazione che stiamo registrando e di interrompere l’alleanza del governo con interessi corporativi. Occorre intervenire sul sistema dei prezzi, dai farmaci ai carburanti, alle assicurazioni, ai trasporti, per fare in modo che i redditi, già indeboliti, non si decurtino ulteriormente a danno del livello di vita dei cittadini e dell’andamento dei consumi”.
Benzina/ Idv: Presenteremo pdl per tagliare le accise. Ingiusto tassare indirettamente i cittadini
Roma, 7 mar. (TMNews) – "Presenteremo una proposta di legge per tagliare le accise sul carburante ed evitare altre stangate. Il prezzo della benzina ha raggiunto un record storico e si abbatte sulle famiglie italiane, già impoverite dalla crisi e sulle imprese. Lo Stato deve intervenire per limitare questo aumento e favorire i cittadini". Lo ha annunciato il presidente vicario del gruppo Idv alla Camera Antonio Borghesi.
"Ci auguriamo – ha aggiunto Borghesi – che la nostra iniziativa sul taglio delle accise sia sostenuta da tutte le forze parlamentari, anche perché è un tema di cui si parla da anni. Continuare a tassare così pesantemente in maniera indiretta i cittadini, che sono costretti a limitare sempre di più i propri consumi, non è giusto".
Rassegna Stampa
Benzina/ Faib-Confesercenti: Contro rincari subito accisa mobile. "Allarme tra gestori, governo intervenga per calmierare prezzi"
Roma, 4 mar. (TMNews) – Per contrastare il caro-benzina bisogna intervenire subito con l’accisa mobile. Lo sottolinea la Faib-Confesercenti, secondo cui "per senso di responsabilità il prezzo di benzina e gasolio deve essere subito calmierato, per dare un pò di sollievo a economia, imprese, famiglie e gestori. Per fare questo, il governo basta che attui il provvedimento del dispositivo dell’accisa mobile trimestrale, previsto dalla Finanziaria 2008".
"Sulla rete – spiega in una nota il presidente della Faib, Martino Landi – è allarme tra i gestori. La grave situazione rischia di avere ripercussioni pesantissime sul livello dei consumi, danneggiando gli erogati e mettendo in seria difficoltà i gestori della distribuzione carburanti. È evidente che occorre un intervento legislativo del governo, che non può limitarsi a incassare i premi derivanti dagli incrementi Iva, calcolati in centinaia di milioni di euro solo nel 2010. Ed è duramente da condannare – conclude Landi – la norma prevista nel Milleproroghe che consente alle Regioni, in caso di calamità naturali, di deliberare aumenti addizionali e aliquote sui carburanti fino al doppio (cinque centesimi)".
Carburanti: Faib Confesercenti, attuare accisa mobile
Roma, 4 mar. – (Adnkronos) – Sulla rete e’ allarme tra i gestori. La grave situazione rischia, infatti, di avere ripercussioni pesantissime sul livello dei consumi danneggiando gli erogati e mettendo in seria difficolta’ i gestori della distribuzione carburanti che, e’ bene ricordare, basano la loro redditivita’ sul venduto e non sui prezzi. L’aumento abnorme di quest’ultimi incide, dunque, negativamente sulle gestioni”. Ad affermarlo in una nota e’ il presidente della Faib, Martino Landi.
E’ evidente, sottolinea la Faib Confesercenti, ”che occorre un intervento legislativo del Governo che non puo’ limitarsi ad incassare i premi derivanti dagli incrementi Iva, calcolati in centinaia di milioni di euro solo nel 2010, ed e’ duramente da condannare la norma prevista nel Milleproroghe che consente alle Regioni, in caso di calamita’ naturali, di deliberare aumenti addizionali e aliquote sui carburanti fino al doppio (cinque centesimi). Una norma che si accompagna ad identiche ed autonome iniziative regionali che denotano una scarsa considerazione del settore ridotta ad una sorta di bancomat”.
Il prelievo in questo campo, sottolinea il presidente della Faib, Martino Landi, ”non e’ una variabile indipendente per le evidenti e forti ricadute sui costi di produzione e sui prezzi al consumo di tutti i beni, alimentari e non, determinando spinte inflazionistiche che deprimono l’ economia”. A questo punto, per senso di responsabilita’, conclude, ”il prezzo di benzina e gasolio deve essere subito calmierato per dare un po’ di sollievo all’economia, alle imprese, alle famiglie ed ai gestori. Per fare questo il Governo basta che attui il provvedimento del dispositivo dell’accisa mobile trimestrale, previsto dalla legge finanziaria 2008, inserita dal governo Prodi proprio per fare fronte alle emergenze legate al caro petrolio”.
Benzina: Faib, allarme gestori, subito accisa mobile
(ANSA) – ROMA, 4 MAR – Il prezzo di benzina e gasolio ”deve essere subito calmierato per dare un po’ di sollievo all’ economia, alle imprese, alle famiglie ed ai gestori. Per farlo, basta che il Governo attui il provvedimento del dispositivo dell’accisa mobile trimestrale, previsto dalla legge finanziaria 2008, inserita dal governo Prodi proprio per fare fronte alle emergenze legate al caro petrolio”. Lo afferma la Faib-Confesercenti denunciando in una nota che ”sulla rete e’ allarme tra i gestori”.
”La grave situazione rischia, infatti, di avere ripercussioni pesantissime sul livello dei consumi – afferma l’associazione – danneggiando gli erogati e mettendo in seria difficolta’ i gestori della distribuzione carburanti che, e’ bene ricordare, basano la loro redditivita’ sul venduto e non sui prezzi. L’aumento abnorme di quest’ultimi incide, dunque, negativamente sulle gestioni”.
”E’ evidente – prosegue la Faib – che occorre un intervento legislativo del Governo che non puo’ limitarsi ad incassare i premi derivanti dagli incrementi Iva, calcolati in centinaia di milioni di euro solo nel 2010, ed e’ duramente da condannare la norma prevista nel Milleproroghe che consente alle Regioni, in caso di calamita’ naturali, di deliberare aumenti addizionali e aliquote sui carburanti fino al doppio (cinque centesimi). Una norma che si accompagna ad identiche ed autonome iniziative regionali che denotano una scarsa considerazione del settore ridotto ad una sorta di bancomat”. (ANSA).
Benzina/Pd: Prezzi record, Stato che guadagna abbassi accise. Governo cerchi di frenare effetti inflattivi
Roma, 4 mar. (TMNews) – "Il prezzo della benzina batte ogni giorno il suo record ma anche lo Stato ha il suo tornaconto record con il continuo incremento del gettito dell’IVA. Un Governo attento agli effetti inflattivi di questa situazione e all’erosione del potere di acquisto delle famiglie avrebbe dovuto porsi il problema di restituire alla tasche degli automobilisti l’extra gettito IVA incassato, cioè alcune centinaia di milioni di euro al mese". E’ quanto affermano Stefano Fassina, responsabile Economia e Antonio Lirosi, responsabile consumatori del Partito Democratico. "Il Governo Berlusconi è ancora è in tempo per farlo e la decisione è abbastanza semplice in quanto basterebbe un decreto del Ministro Tremonti in attuazione della norma sulla c.d. accisa mobile trimestrale, voluta dal Governo Prodi e contenuta nella legge finanziaria 2008. E’ possibile abbassare subito il prezzo dei carburanti di qualche centesimo – insistono gli esponenti del Pd – mettendo il surplus di gettito a copertura di una immediata e temporanea diminuzione delle accise. Non lo chiediamo solo noi ma anche alcune parti sociali e le associazioni dei consumatori. È inaccettabile che chi detiene la responsabilità dei conti pubblici continui ad essere cointeressato al rialzo del prezzo del petrolio perché così all`erario arriva un piccolo tesoretto".
Benzina: Consumatori, ricadute per 200 euro, ora accisa mobile
(ANSA) – ROMA, 4 MAR – Il prezzo della benzina ”si sta facendo insopportabile”, con ricadute sulle famiglie italiane, tra costi diretti ed indiretti, pari a 198 euro l’anno. E’ la denuncia di Adusbef e Federconsumatori, che invitano l’Eni a assumersi il ruolo di ”impresa calmieratrice del mercato” e il governo ad adottare il meccanismo della cosiddetta ”accisa mobile”.
”Abbiamo ricercato i dati relativi ai prezzi della benzina quando il petrolio quotava 100 dollari al barile, come in questi giorni. – affermano le associazioni in una nota – Ebbene, il prezzo della benzina si aggirava attorno a 1,38-1,39 euro al litro” contro i quasi 1,6 euro di questo giorni. Anche confrontando i prezzi industriali, ”il differenziale e’ di ben 10 centesimi, cioe’ tra i 59 centesimi al litro del 2008 ai 69-70 centesimi attuali”. Aggiustando ulteriormente al cambio euro-dollaro, il divario resta ”del tutto incomprensibile”, pari di circa 6 centesimi al litro.
”A questi calcoli – proseguono – aggiungiamo una considerazione: ogni centesimo di variazione comporta 13 milioni di euro mensili in piu’ nei ricavi dell’intera filiera petrolifera. Siamo percio’ di fronte a 78 milioni di euro in piu’ al mese, pari a 936 milioni di euro all’anno, che qualcuno ricava a scapito degli automobilisti”. (ANSA).