Disappunto e preoccupazione di Faib Confesercenti nell’apprendere i contenuti dell’emendamento del Governo al Decreto trasparenza in ordine all’inasprimento delle sanzioni in relazione al cartello del prezzo medio. Si registrano per Faib passi indietro rispetto alle aperture fatte al tavolo con le associazioni, senza tenere in conto le osservazioni critiche emerse nelle audizioni e dagli emendamenti proposti dalle forze politiche. Preoccupa anche il non accoglimento dei rilievi dell’Antitrust.
Ci auguriamo che vi siano le condizioni per comporre gli orientamenti emersi che evitino un nuovo e gravoso, nonché controproducente fardello a carico delle gestioni, con il rischio di generare più confusione che trasparenza. Per quanto non emerso ci auguriamo che anche il previsto DM possa correggere meccanismi e tempistiche degli obblighi che già gravano sulle gestioni con la razionalizzazione della Cartellonistica e il superamento di oneri comunicazionali senza valore aggiunto.
Riteniamo che vi siano gli spazi politici per allineare alla normativa antitrust il testo di legge in fase di conversione. Ad ogni buon conto al di là degli effetti mediatici l’emendamento governativo non cambia gli effetti pratici delle sanzioni che continuano ad applicarsi nel doppio della misura minima che resta a 200 euro contro gli 800 iniziali del decreto. Il resto sono solo polemiche… manteniamo un atteggiamento di responsabile verifica in attesa del tavolo dell’8 febbraio.