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Carburanti, i gestori: "non bloccheremo il Paese ora, sar? protesta democratica". Ma una liberalizzazione che precarizza ed espelle i gestori ci impone di intervenire

Lo sciopero è stato annunciato, e deve solo "essere calendarizzato. Ma siamo consapevoli del disagio avuto finora dai cittadini per altri scioperi, e non abbiamo nessuna intenzione di bloccare il Paese ora. Penseremo comunque a una forma di protesta democratica". Così il Presidente di Faib-Confesercenti Martino Landi, ospite di Agorà su Rai Tre. "L’attuale stato di sofferenza dei gestori di fronte a una crisi che morde e a una liberalizzazione che precarizza ed espelle i gestori e che non va nella direzione di maggiori risparmi per il consumatore", continua con noi Landi, "ci impone però di intervenire con tutti i mezzi necessari per sensibilizzare il Governo ad intervenitre sul decreto in discussione alle Camere. Siamo consapevoli del disagio che potremmo creare, e per questo ci auguriamo che le nostre richieste vengano recepite, per il bene del Paese e dei gestori, che garantiscono un servizio ai cittadini e il presidio per la sicurezza del territorio".