Il Coordinamento Nazionale Faib-Fegica è convocato per mercoledì 16 febbraio presso la sede nazionale della Confesercenti, Via Nazionale 60 Roma, per esaminare la situazione del bonus fiscale (dopo il respingimento da parte del governo degli emendamenti migliorativi) e per approntare una proposta di legge di riforma della rete distributiva dei carburanti (così come annunciato nei comunicati stampa dei giorni scorsi dalle federazioni, per poi presentarla al settore, alle forze politiche e alla stampa con una iniziativa pubblica).
Il coordinamento si confronterà in un contesto di peggioramento del quadro complessivo segnato da una parte dal rigetto degli emendamenti presentati in sede di commissione al Senato, tendenti a dare certezza al provvedimento di deduzione forfetaria, e dall’altro dalla volontà di accelerazione del Governo su un provvedimento non condiviso e peggiorativo dei diritti e delle condizioni di lavoro dei gestori.
L’iter di conversione del decreto Milleproroghe a questo punto, dopo lo stop dato dal rappresentante del Governo agli emendamenti presentati in commissione in materia di bonus, vede approdare in aula, a Palazzo Madama, un testo insufficiente che svuota di significato il beneficio e mette a repentaglio l’ottenimento del bonus, ipotecato dal varo di un ulteriore decreto ministeriale e da un orizzonte temporale preoccupante. Una prospettiva che va respinta con una forte mobilitazione e l’avvio di un’ampia azione di protesta e di messa in stato di agitazione.
I gruppi dirigenti di Faib e Fegica discuteranno, inoltre, delle iniziative sindacali da mettere in campo per contrastare una deriva legislativa ispirata dalle compagnie petrolifere e dai retisti, finalizzata ad esautorare il ruolo dei gestori, a ghostizzare parte crescente della rete, ad appropriarsi del non oil, allargando l’area della rendita e della speculazione a danno dei gestori.
L’iniziativa si inquadra nelle attività avviate come alternativa all’annunciata trasformazione in decreto legge della proposta governativa, originariamente pensata come DDL, che azzera la figura del gestore e mette a rischio il lavoro di 25000 imprese, privilegiando gli attori unici dello “stacco Italia” .
Il lavoro di elaborazione terrà conto delle iniziative parlamentari già presentate. Come la proposta avanzata dal Senatore Divina della Lega Nord, e quella del PD dell’ex Ministro Bersani e quelle, sin qui elaborate, da Faib e Fegica, che a più riprese hanno denunciato le vere storture del sistema Petrolio in Italia centrato su oligopolio, rete verticalmente integrata, barriere alla concorrenza, aree di speculazione parassitaria da rendite di posizioni, differenziale rete extrarete a favore “degli amici degli amici”.
Tutti argomenti che non figurano nella proposta di riforma avanzata da Governo e Petrolieri, una iniziativa di facciata sulla pelle dei gestori, utile per distrarre media e Associazioni dei consumatori dai veri problemi della rete.
La riunione del Coordinamento sarà preceduta nella mattinata da un incontro degli organismi dirigenti delle due federazioni.