Le Associazioni scrivono a Berlusconi.
In una nota congiunta Faib, Fegica e Figisc investono della questione del bonus fiscale il Presidente del Consiglio, Silvio Berlusconi.
Nella nota si fa riferimento “alle precedenti comunicazioni al governo del 10 novembre 2008 e del 23 gennaio u.s., indirizzate ai Ministri Scajola e Tremonti, pari oggetto per ribadire che le scriventi Federazioni tornano a manifestare la propria vivissima preoccupazione per l’ applicabilità della norma relativa alla deduzione forfetaria dal reddito d’impresa- bonus fiscale- in favore degli esercenti di impianti di rifornimento carburanti.”
La nota prosegue ricordando che “la proroga del bonus fiscale per gli anni 2009 e 2010, prevista dalla norma approvata dal Parlamento con la Finanziaria 2008, oggetto di apposito protocollo d’intesa con il Governo, siglato lo scorso 20 giugno 2008 con il Ministro Scajola, è infatti subordinata alla emanazione di un Decreto ministeriale attuativo che ancora non si vede”.
Le tre Associazioni sottolineano che “si tratta di un provvedimento continuamente prorogato dagli ultimi Governi, nel corso delle ultime legislature, essenziale per la categoria a tal punto che la mancata attuazione del disposto della finanziaria 2008 spingerebbe alla pressoché immediata ed automatica chiusura la grandissima parte delle oltre 20.000 imprese che, ogni giorno, assicurano la capillare distribuzione dei carburanti e il diritto alla mobilità ai cittadini di questo Paese.”
Dopo aver ricordato che “la distribuzione carburanti ha consentito con senso di responsabilità ed equilibrio, come il Ministro Scajola ben sa, la completa liberalizzazione del settore, favorendo la più ampia collaborazione istituzionale, governando il dissenso e il malcontento verso decisioni politiche che erano costate al precedente Governo Prodi non poche manifestazioni e scioperi”, Faib, Fegica e Figisc annunciano al Presidente del Consiglio “ il crescente disagio di una categoria esposta a mille difficoltà- dai temi della sicurezza a quelli dell’appesantimento degli oneri amministrativi e gestionali, all’indisponibilità di aziende leader come Eni a riconoscere il rinnovo degli accordi economici sino all’impoverimento del margine di gestione fermo, in alcuni casi al 2004, mentre sono aumentati tutti i costi operativi- che chiede risposte, promesse dal Governo, che, purtroppo, non arrivano.”
Le Federazioni dei gestori denunciano nella nota “ una situazione che diventa insostenibile e sta rapidamente declinando verso lo stato di agitazione e lo sciopero generale dei distributori carburanti.”
La nota conclude chiedendo al Presidente Berlusconi “un autorevole intervento per sbloccare questa preoccupante situazione con un provvedimento teso a stabilire una proroga del provvedimento di deduzione forfetaria dal reddito d’impresa per il 2009 e 2010 e l’avvio della strutturalizzazione della misura, così come previsto nel protocollo firmato con il Ministro Scajola.”