“Le indiscrezioni relative all’intenzione del Governo di introdurre l’accisa mobile sui carburanti vanno nella giusta direzione e danno un segnale di controtendenza e sostegno alla fiducia dei consumatori, ma la misura proposta potrebbe essere rafforzata per essere maggiormente apprezzata”. E’ quanto afferma il Presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi.
“Occorre considerare – sottolinea – che nei primi 8 mesi del 2012 si registra una variazione tendenziale media negativa nei consumi di benzina e gasolio rispettivamente del -7.58% e del -7.84% (ogni mese) e, pertanto se gli andamenti restassero così per i prossimi 4 mesi, ci sarebbe una contrazione dei litri venduti pari a circa 809 milioni di litri. Una perdita stimata che si andrebbe ad aggiungere a quella già registrata ad oggi, per un totale annuo pari a 1,6 miliardi di litri (-403 mln per la benzina e -1,2 mld per il gasolio). Il 2012 – precisa Landi – si chiuderebbe quindi con un calo dei consumi di benzina e gasolio di 2,4 miliardi di litri, con una grave perdita per i gestori che si vedrebbero decurtare i propri bilanci annui per 72 milioni, a fronte di un forte incremento delle spese fisse”.
“L’annunciata riduzione dell’accisa – aggiunge – potrebbe ridare fiducia ai consumatori e far ripartire i consumi di carburanti: la riduzione di 1 centesimo di accise produrrebbe nei prossimi 4 mesi un risparmio per i consumatori di 96 mln di euro (se la riducesse di 2 centesimi di circa 192 mln) "solo dall’accisa", più altri 20 mln di euro per un centesimo (se la riduzione fosse di 2 centesimi di circa 40,3 mln) derivante dal risparmio dell’Iva sull’accisa per un risparmio complessivo per i consumatori di circa 116 mln, se la riduzione fosse di un 1 centesimo, e di 232 mln se si attestasse sui 2 centesimi.
“La richiesta dei gestori, affinché il taglio sia percepibile dai cittadini – conclude il Presidente della Faib – è che la riduzione delle accise si calibri, seguendo l’esempio francese, sui 3 centesimi al litro, consentendo così maggiori risparmi alle famiglie pari a 348 mln di euro che sarebbero abbondantemente coperti dal maggior gettito Iva sui carburanti pari ad oltre 700 milioni di euro”.