“Corsa ai record per il prezzo dei carburanti. La settimana scorsa il picco è stato registrato in autostrada, anche se il superamento dei 2 euro al litro è stato rilevato solo su 2 o tre impianti dei 450 esistenti. Questa volta l’allarme scatta sulla rete ordinaria, ma occorre vedere sui 24 mila impianti in quanti hanno superato la soglia”. E’ quanto afferma Martino Landi, Presidente della Faib-Confesercenti, commentando la notizia del prezzo record a 2,008 euro al litro registrato nel Centro Italia, in particolare in Toscana.
“La Toscana è senz’altro più esposta ad aumenti di prezzo perché ha un’accisa più alta a causa dell’alluvione dello scorso anno. Il riferimento, però, dovrebbe essere quello della media Paese che al massimo raggiunge gli 1,920 euro al litro. Senza contare – aggiunge Landi – che il prezzo medio viene rilevato nei giorni lavorativi, quando nessuna Compagnia petrolifera applica gli sconti, concentrati tutti nel fine settimana. Si tratta quindi di un dato falsato dal momento che nel week end si concentra il 40% delle vendite. Attenzione a parlare di record – conclude il Presidente della Faib – il dato di oggi conferma la necessità di spalmare il vantaggio delle promozioni su tutta la settimana: in questo modo il prezzo sarebbe ben lontano dai 2 euro”.
Rassegna Stampa
Roma, 22 ago. (Adnkronos) – ”Corsa ai record per il prezzo dei carburanti.La settimana scorsa il picco e’ stato registrato in autostrada, anche se il superamento dei 2 euro al litro e’ stato rilevato solo su 2 o tre impianti dei 450 esistenti. Questa volta l’allarme scatta sulla rete ordinaria, ma occorre vedere sui 24 mila impianti in quanti hanno superato la soglia”. E’ quanto afferma Martino Landi, presidente della Faib-Confesercenti, commentando la notizia del prezzo record a 2,008 euro al litro registrato nel Centro Italia, in particolare in Toscana.
”La Toscana e’ senz’altro piu’ esposta ad aumenti di prezzo perche’ ha un’accisa piu’ alta a causa dell’alluvione dello scorso anno. Il riferimento, pero’, dovrebbe essere quello della media Paese che al massimo raggiunge gli 1,920 euro al litro. Senza contare – aggiunge Landi – che il prezzo medio viene rilevato nei giorni lavorativi, quando nessuna compagnia petrolifera applica gli sconti, concentrati tutti nel fine settimana. Si tratta quindi di un dato falsato dal momento che nel week end si concentra il 40% delle vendite”.
”Attenzione a parlare di record – conclude il presidente della Faib – il dato di oggi conferma la necessita’ di spalmare il vantaggio delle promozioni su tutta la settimana: in questo modo il prezzo sarebbe ben lontano dai 2 euro”.
Benzina: Faib-Confesercenti, prezzo media Paese 1,920 Euro
(ANSA) – ROMA, 22 AGO – Per il prezzo della benzina ”l’allarme scatta sulla rete ordinaria, ma occorre vedere sui 24 mila impianti in quanti hanno superato la soglia”. E’ il commento del presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi. ”La Toscana e’ senz’altro piu’ esposta ad aumenti di prezzo perche’ ha un’accisa piu’ alta a causa dell’alluvione dello scorso anno – spiega -. Il riferimento, pero’, dovrebbe essere quello della media Paese che al massimo raggiunge gli 1,920 euro al litro. Senza contare che il prezzo medio viene rilevato nei giorni lavorativi, quando nessuna compagnia petrolifera applica gli sconti, concentrati tutti nel fine settimana”, quando ”si concentra il 40% delle vendite”. La Faib chiede quindi ”attenzione a parlare di record: il dato di oggi – dice Landi – conferma la necessita’ di spalmare il vantaggio delle promozioni su tutta la settimana: in questo modo il prezzo sarebbe ben lontano dai 2 euro”.
Carburanti: Faib Confesercenti, piano con i record
(AGI) – Roma, 22 ago. – "Attenzione a parlare di record" per il prezzo della benzina, ma "il dato di oggi conferma la necessita’ di spalmare il vantaggio delle promozioni su tutta la settimana: in questo modo il prezzo sarebbe ben lontano dai 2 euro". E’ quanto afferma Martino Landi, presidente della Faib-Confesercenti, commentando la notizia del prezzo record a 2,008 euro al litro registrato nel Centro Italia, in particolare in Toscana. "La settimana scorsa il picco e’ stato registrato in autostrada, anche se il superamento dei 2 euro al litro e’ stato rilevato solo su 2 o tre impianti dei 450 esistenti – aggiunge Landi -. Questa volta l’allarme scatta sulla rete ordinaria, ma occorre vedere sui 24 mila impianti in quanti hanno superato la soglia". "La Toscana – spiega il numero uno della Faib-Confesercenti – e’ senz’altro piu’ esposta ad aumenti di prezzo perche’ ha un’accisa piu’ alta a causa dell’alluvione dello scorso anno. Il riferimento, pero’, dovrebbe essere quello della media Paese che al massimo raggiunge gli 1,920 euro al litro. Senza contare – afferma infine – che il prezzo medio viene rilevato nei giorni lavorativi, quando nessuna compagnia petrolifera applica gli sconti, concentrati tutti nel fine settimana. Si tratta quindi di un dato falsato dal momento che nel week end si concentra il 40% delle vendite".
Roma, 22 ago. (TMNews) – No ad allarmi eccessivi sul record della benzina, ma per abbassare i prezzi è necessario spalmare gli sconti del weeekend su tutta la settimana. Lo afferma il presidente della Faib-Confesercenti, Martino Landi, secondo cui "la settimana scorsa il picco è stato in autostrada, anche se il superamento dei 2 euro al litro è stato rilevato solo su 2 o tre impianti dei 450 esistenti. Questa volta l’allarme scatta sulla rete ordinaria, ma occorre vedere sui 24mila impianti in quanti hanno superato la soglia".
"La Toscana – spiega Landi in una nota – è senz’altro più esposta ad aumenti di prezzo perchè ha un’accisa più alta a causa dell’alluvione dello scorso anno. Il riferimento, però, dovrebbe essere quello della media Paese, che al massimo raggiunge 1,920 euro al litro. Senza contare – aggiunge – che il prezzo medio viene rilevato nei giorni lavorativi, quando nessuna compagnia petrolifera applica gli sconti, concentrati tutti nel fine settimana. Si tratta quindi di un dato falsato dal momento che nel weekend si concentra il 40% delle vendite".
"Attenzione a parlare di record – conclude il presidente della Faib – e il dato di oggi conferma la necessità di spalmare il vantaggio delle promozioni su tutta la settimana: in questo modo il prezzo sarebbe ben lontano dai 2 euro".