I gestori di Confesercenti e Cisl sono mobilitati a difesa della loro autonomia messa a repentaglio da un provvedimento di Legge che il Ministro delle Sviluppo Economico On. Romani, si appresta a portare in Consiglio dei Ministri.
Un provvedimento, quest’ultimo, che se dovesse confermare le indiscrezioni trapelate rappresenterebbe un ulteriore regalo alla potente lobby dei petrolieri e dei retisti indipendenti, rafforzando il “cartello” in danno dei gestori e dei consumatori.
Il Coordinamento di Faib Confesercenti e di Fegica Cisl denuncia l’iniziativa governativa volta a sottrarre alla categoria diritti contrattuali, autonomia di gestione e, in ultima analisi, anche le attività collaterali non oil presenti sugli impianti e per le quali vi è un impegno sottoscritto dal Governo, da ultimo nella persona del Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri On. Gianni Letta.
Per queste ragioni, il Coordinamento ha proclamato lo stato di mobilitazione generale, prevedendo anche il ricorso allo sciopero nazionale.
Il Coordinamento, di fronte a scelte unilaterali del Governo, in palese violazione degli accordi sottoscritti, annuncia di aver definito una propria proposta di profonda riforma della distribuzione carburanti tesa a liberare realmente le capacità imprenditoriali di 25.000 piccole imprese, per un mercato della distribuzione petrolifera moderno, europeo e competitivo.
Nella prossima settimana in merito alla proposta, il Coordinamento avvierà un confronto interno al settore e le rappresentanze, per poi illustrare lo stesso alle forze politiche e all’opinione pubblica sottolineando i benefici che una reale riforma può produrre per tutto il settore e per il Paese.