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Benzina, Faib: prezzi fermi da 15 giorni ma imperversano polemiche a beneficio del prezzificio. In atto attacco al settore

La Faib rinnova l’invito alle associazioni dei consumatori a non creare allarmismi ingiustificati nell’opinione pubblica, allarmismi che potrebbero avere effetti deleteri sull’andamenti dei consumi – e perciò dell’economia – già oggi in forte contrazione.
Nel solo settore petrolifero nei primi tre mesi del 2010 siamo introno al – 6% che si somma al – 3% del 2009 e mette in crisi il settore della raffinazione con la forte minaccia di chiusura di alcuni siti di impianti industriali con pesanti ripercussioni sull’occupazione. Così alimentando il “prezzificio” – nuovo datore di lavoro – si distrugge valore, occupazione e ricchezza e si alimenta la crisi.
Ad oggi occorre registrare che i prezzi sono fermi da 15 giorni e sono in linea con gli andamenti del mercato internazionale dei prodotti finiti e con gli altri paesi europei. E’ evidente che il prezzo riflette l’andamento dei mercati e non è un problema solo italiano.
Occorre dire basta a questa storia dello stacco Italia. I prezzi negli altri paesi vengono rilevati sulla rete self mentre in Italia si fa riferimento al segmento servito: al netto dei due segmenti, cioè sulla rete self italiana ed europea, il prezzo praticato in Italia è uguale a quello degli altri paesi UE. Se poi a questo si aggiungano le modalità delle vendite in promozioni e in fidelizzazioni questo si abbassa ulteriormente e restituisce ulteriore valore. al consumatore.
Faib rileva uno strano concentramento di fuoco da far pensare ad un attacco alla rete distributiva italiana per favorire l’ingresso di potentati economici legati alle multinazionali della Distribuzione. Organizzata, con l’obiettivo di sostituirsi ai gestori e mandare all’aria la grande rete di servizio costruita negli anni a sostegno di una mobilità diffusa e garantita a tutti i cittadini. Negli altri paesi occorre ricordare che, a parità di prezzo alla pompa, occorre fare mediamente 30 Km per i rifornimenti. E’ questo che si vuole in Italia? Occorre invece affrontare il vero tema della Distribuzione Carburanti in Italia, il differenziale rete extrarete.