Faib Autostrade, Fegica e Anisa hanno sollecitato Società Autostrade per l’Italia e Aiscat ad un incontro urgente.
Le Federazioni hanno evidenziato la drammatica situazione delle Aree di Servizio e le difficoltà presenti “sostanzialmente riconducibili alla impossibilità di riavviare, con l’industria petrolifera, una Tavolo di confronto negoziale intorno al quale trovare soluzioni condivise per uscire da una situazione di stallo”.
Le Associazioni dei Gestori autostradali denunciano che “Le gestioni che noi rappresentiamo (…) si trovano, ormai, in una condizione nella quale rischiano di essere messi a rischio anche i servizi essenziali prestati, con continuità e regolarità agli automobilisti. (…) D’altra parte ritengono che sia materialmente impossibile – a margini, di fatto, bloccati da anni – continuare a far fronte all’aumento esponenziale dei costi di struttura, fissi e mobili che si trovano a sopportare senza che si intraveda la possibilità di individuare una soluzione”.
Faib Autostrade, Fegica e Anisa segnalano “Un quadro destabilizzante e di incertezza nel quale è difficile “fare impresa” ed al quale sarebbe opportuno dare risposte immediate. Nel frattempo la situazione non solo non è migliorata ma, se possibile, finanche peggiorata”.
“In questo quadro le Federazioni (…) si vedono costrette a rilanciare – con le modalità più avanti individuate – una forte iniziativa che, se da una parte utilizzerà la leva del prezzo, della diminuzione dei servizi fino al loro azzeramento, la rinuncia alla moneta elettronica (bancaria e non), l’interruzione di tutte le campagne promozionali e dei programmi di fidelizzazione al marchio, dall’altro non potrà rinunciare anche alla chiusura delle Aree di Servizio. A partire dai “notturni” fino alle giornate intere. Per illustrare l’estrema difficoltà della Categoria che giustifica ampiamente il ricorso alle iniziative straordinarie in corso di definizione, le scriventi sono a richiedere un urgentissimo incontro anche alla luce del fatto che, in regime di pubblico servizio regolato da una Legge (1034/70 e DPR 112/98), spetta alle Concessionarie chiedere che vengano rispettati i “disciplinari” e, di conseguenza, vengano rimossi gli ostacoli che impediscono la piena fruizione del servizio agli automobilisti”.