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Audizione di Confesercenti sull'obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico

Si è svolta nella giornata di ieri l’Audizione di Confesercenti sulle proposte di risoluzioni recentemente presentate in Commissione VI^ e X^ sull’obbligo di accettare pagamenti mediante carte di debito e misure a sostegno del commercio elettronico.
Per Confesercenti le proposte partono da un’analisi largamente condivisibile, dalla critica all’introduzione obbligatoria e ingiusta di un intermediario, la banca, cui viene garantito un introito aggiuntivo a discapito degli esercenti, pur non svolgendo essa alcun ruolo reale e concreto nel rapporto con l’utente, al fatto che l’obbligo di dotarsi di un POS genera un’ulteriore spesa fissa aggiuntiva anche per le nuove piccole e medie imprese, fino alla giusta considerazione che l’obbligo di accettare pagamenti effettuati attraverso carte di debito non è legato al reddito dell’impresa o del professionista e quindi risulta particolarmente vessatorio per piccole e micro imprese.
Confesercenti che ha prodotto un documento ha svolto un’analisi della vicenda legata ai pagamenti elettronici ed ha condiviso le proposte per assumere iniziative per potenziare l’utilizzo delle carte di pagamento:

 
– incentivando, mediante un regime di detraibilità fiscale degli oneri connessi alla installazione ed alla gestione dei POS, i soggetti che effettuano attività di vendita di prodotti e di prestazione di servizi, anche professionali, all’installazione di terminali POS;

– sostenendo in sede europea il processo di più rapida definitiva approvazione della proposta di regolamento in materia di commissioni interbancarie per carte di credito e di debito, laddove persegue l’obiettivo di uniformare nei Paesi membri dell’Unione il tetto massimo delle commissioni interbancarie con carte di credito e di debito, fissandolo allo 0,3% per le transazioni effettuate con carte di credito ed allo 0,2% per le transazioni effettuate con carte di debito;

– assumendo iniziative per introdurre commissioni fisse e ridotte per le transazioni effettuate nei settori caratterizzati da emissione di scontrino medio-basso, e comunque presso gli impianti di distribuzione di carburanti e presso le rivendite di tabacchi e altri tipi di esercizi analoghi per i servizi prestati dalle stesse per conto dello Stato;

– istituendo un Tavolo di confronto tra Governo, banche e rappresentanti degli operatori economici e professionali, al fine di ridurre al minimo i costi di utilizzo delle carte di pagamento a carico di commercianti, artigiani e professionisti.

Sulla questione dei pagamenti elettronici e dei costi divenuti insostenibili Faib sta predisponendo un articolato programma di proteste oltre ad azioni di segnalazioni alle Autorità italiane ed europee sull’onerosità delle commissioni e della gestione dei POS, costi che si discostano dalla media europea, segnalando un forte divario determinando costi e aggravi impropri per la competizione delle imprese italiane.

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