Ercole Gori, presidente provinciale Faib Rimini, subentra a Pietro Calersi, Presidente uscente della Faib Emilia Romagna e Vice Presidente nazionale.
L’elezione è avvenuta nel corso dell’assemblea elettiva, presieduta da Pietro Calersi e dal Coordinatore regionale della FAIB Emilia Romagna Michele Rosati.
L’Assemblea elettiva ha registrato un’ampia partecipazione da parte dei gestori provenienti da tutto il territorio regionale.
Ad aprire i lavori il saluto della Confesercenti riminese, Fabrizio Vagnini, per passare successivamente alla relazione del presidente uscente Calersi, che oltre che ha ripercorso il suo cammino in seno alla Faib, ha sottolineato in particolar modo il momento critico che sta vivendo attualmente la categoria ma che riguarda l’intero settore, in piena fase transitoria, sottolineando con orgoglio il buon lavoro fatto a livello regionale e che al momento vede un ricambio significativo nei quadri dirigenti.
L’intervento di Michele Rosati ed il dibattito hanno preso in esame tutte le questioni peraltro presenti nel documento che accompagnerà l’Assemblea organizzativa di Roma.
Dalla ristrutturazione, di cui si parla da più di un ventennio e sulla quale la Faib Emilia Romagna si impegnerà da subito a contattare tutti i comuni per verificare lo “stato dell’arte”.
La frammentazione dei marchi, le 7 sorelle che sono rimaste 4, l’aumento vertiginoso dei retisti privati rende necessario se non determinante arrivare alla definizione di costo di distribuzione minimo erga omnes e di conseguenza ad un margine medio unico equo per poi negoziare accordi di secondo livello.
La questione dove la Faib emiliano romagnola si è presa l’impegno di valutare azioni e mobilitazioni in merito ai costi, ormai insostenibili, della moneta elettronica, che sa tanto di danno oltre alla beffa.
Il neo Presidente regionale, Ercole Gori, viene da un’esperienza locale fatta di successi in termini di risultati ottenuti ma soprattutto di incremento di associati, creando un’identità forte al gruppo, il senso di appartenenza e informazione/confronto pressoché quotidiano, diretto e rapido, tramite le nuove tecnologie.
Proprio per questo il suo obiettivo è quello di regionalizzare questo modo di fare dando compattezza alla Faib, continuando ad essere vigili sul territorio, pronti a denunciare il prolificarsi di attività illecite agli organi preposti al controllo, mettendoci la faccia e soprattutto senza paura, perché siamo di fronte ad un bivio ove una strada porta verso la progressiva ed inesorabile dissoluzione gestore dopo gestore, l’altra è la riaffermazione della categoria.