Varato piano di protesta e chiusura degli impianti
Mentre prosegue l’azione giudiziaria avviata dai gestori toscani della Esso/Petrolifera Adriatica verso la stessa Petrolifera Adriatica, si sono riuniti lunedì 18 giugno, presso la sede di Confesercenti Toscana a Firenze, i gestori a marchio per fare il punto della situazione e analizzare le tante criticità accumulate dal momento del subentro di Petrolifera alla Esso.
Durante l’incontro, organizzato dalla Faib toscana, sono emerse le criticità e le problematiche che stanno mettendo a dura prova i gestori a marchio che si sono visti tagliati unilateralmente i margini di gestione e inasprite le condizioni economiche e normative.
Dopo un ampio e partecipato dibattito, in cui sono emersi particolari e peggiorative condizioni imposte dalla petrolifera, i partecipanti, per dare una risposta forte e chiara alla compagnia Esso/Petrolifera Adriatica, hanno confermato la volontà di portare avanti le vertenze giudiziarie e varato un articolato piano di protesta con chiusura degli impianti e iniziative di contestazioni finalizzate a respingere l’attacco della petrolifera alle conquiste della categoria.
Cresce il livello di mobilitazione contro l’arroganza dei nuovi padroni e il livello di scontro con la proclamazione di un pacchetto di iniziative.
La prima giornata di chiusura degli impianti, in ossequio al dettato normativo sul diritto di sciopero è prevista per il 25 luglio a cui seguiranno altrettante chiusure nei mesi di settembre, ottobre e novembre. Ad esse si accompagneranno manifestazioni pubbliche di denuncia dell’arroganza e della violazione delle leggi da parte di Petrolifera Adriatica a tutti i livelli per evidenziare
- il mancato rispetto degli impegni presi con il MISE, in riferimento alla stesura di un nuovo accordo economico;
- il mancato riconoscimento dei cali carburante per l’anno 2017, con l’Azienda che si rifiuta di rimborsare i gestori dei soldi anticipati in eccesso rispetto al carburante ricevuto;
- le sbagliate politiche aziendali di pricing che hanno ridotto in estrema crisi economica le gestioni.
La Faib toscana ha già avviato le procedure di comunicazioni e organizzazione della giornata di chiusura degli impianti a marchio Esso di Petrolifera Adriatica in tutto il territorio regionale, con l’auspicio che anche in altre Regioni possano seguire la protesta.