Con una nota congiunta Faib, Fegica e Figisc hanno nuovamente richiamato la Compagnia al rispetto dell’Accordo siglato il 24 giugno 2016.
La nota unitaria riguarda sia il richiamo al riconoscimento corretto dei margini stabiliti nell’intesa sia l’individuazione concordata della modalità di vendita da adottare su ogni singolo punto vendita in funzione delle caratteristiche degli impianti e del bacino di riferimento per meglio cogliere le opportunità a vantaggio dei gestori e dell’Azienda.
Nonostante le ultime rassicurazioni avute dai vertici dell’Azienda in occasione dell’ultimo incontro del 14 dicembre scorso, le Federazioni denunciano che nulla è cambiato rispetto ai primi mesi, durante i quali si doveva dare piena attuazione all’Accordo. Siamo dunque fermi.
Le Federazioni, si legge nella nota, contestano anche i continui ritardi nel riconoscere ai gestori i cali carburanti e l’opacità con cui vengono rimborsati, nonostante le ripetute promesse aziendali che danno per contabilizzate tutte le partite a credito. I gestori però contestano tale versione dei fatti constatando che non vengono accreditati i controvalori di loro spettanza.
Nella nota viene poi evidenziata la questione dei costi, riservati alla gestione, relativi al contributo della cartamaxima che sono rimasti invariati rispetto alle puntuali indicazioni dell’Accordo anche nelle decorrenze. Ad oggi non risultano adeguamenti.
Le Federazioni auspicano, in un’ottica di chiarezza e trasparenza reciproca, un segnale tangibile su quanto dichiarato in sede negoziale, provvedendo al ristoro delle partite contestate, riservandosi in caso contrario tutte le azioni politiche e sindacali per la tutela dei propri rappresentati.