Il Sistri, nonostante perplessità generalizzate e contrarietà manifestate, è ripartito.
Sulla vicenda Sistri riepiloghiamo lo stato di attuazione del sistema di tracciabilità ricordando che ai sensi dell’Art. 11 del DL n. 101/2013 (semplificazione e razionalizzazione del Sistri):
– è espressamente abrogato l’Art. 1 del DM 20 marzo 2013, che ai fini del graduale riavvio della già sospesa efficacia del Sistri ne prevedeva la decorrenza operativa dal 1° ottobre per i soli produttori iniziali di rifiuti speciali pericolosi con più di dieci dipendenti, nonché dal 3 marzo 2014 per tutte le altre imprese ed enti obbligati ad iscriversi al sistema in ordine ai rifiuti non pericolosi, salva restando nel frattempo la transitoria applicazione dei previgenti obblighi di tenuta dei Registri di carico-scarico ed uso dei Formulari per l’identificazione dei rifiuti trasportati (Artt. 190 e 193 Codice in materia ambientale);
– l’obbligo di utilizzare il Sistri decorre dal 1° ottobre 2013 per i trasportatori di rifiuti pericolosi a titolo professionale, per i gestori di tali rifiuti, per i c.d. “nuovi produttori” di rifiuti derivanti da operazioni di trattamento ed infine per gli intermediari e i commercianti di rifiuti pericolosi;
– i produttori iniziali di rifiuti pericolosi, vale a dire i soggetti che producano rifiuti pericolosi derivanti dalle attività produttive, commerciali o di servizi, sono esclusi dall’obbligo di utilizzare il Sistri sino al 3 marzo 2014, ferma restando nel frattempo la permanenza del predetto onere di tenuta dei Registri di carico e scarico e di emissione del formulario di trasporto.
Pertanto, in base alla norma sopra illustrata, le imprese che si trovino in condizione di operare con il sistema dovrebbero utilizzare a partire dal 1° ottobre il doppio regime (Sistri più i predetti adempimenti in formato cartaceo), mentre le altre Aziende non in condizione per varie cause (comprovato malfunzionamento dei dispositivi USB, mancato riallineamento etc.) dovrebbero continuare ad usare Registri e formulari.
A maggiore integrazione segnaliamo che è stata appena pubblicata sul sito del Ministero dell’Ambiente la circolare esplicativa sul funzionamento del Sistri.
Sulla questione segnaliamo anche che è in programmazione l’avvio del corso per la corretta gestione dell’operatività Sistri organizzato dal nostro centro di riferimento Innova Energia che potete trovare sul sito di Innova o leggere qui sotto.
Leggi il programma del Corso
Sistri, Rete Imprese Italia: “L’avvio di questo sistema è un fallimento annunciato”
“Ribadiamo la necessità di fissare un periodo di sperimentazione, per definire le opportune modifiche”
“Nonostante i ripetuti appelli contrari delle Imprese, domani parte il Sistri, un sistema inefficiente, poco trasparente e inadeguato a tracciare i rifiuti pericolosi. Che grava sulle Imprese con oneri impropri e procedure complesse. E, soprattutto, non è in grado di combattere le ecomafie, rischiando al contrario di compromettere la corretta gestione del ciclo dei rifiuti”. Lo ha dichiarato Ivan Malavasi, Presidente di Rete Imprese Italia, commentando l’avvio del contestatissimo sistema di tracciabilità.
“L’entrata in vigore del Sistri è un fallimento annunciato – ha proseguito Malavasi – in quanto nella fase preparatoria sono emerse difficoltà enormi ed è facile prevedere che molte imprese non saranno in grado di operare col Sistri, rischiando anche pesanti sanzioni”.
“Rete Imprese Italia ribadisce, in coerenza con quanto aveva proposto la commissione Ambiente del Senato – ha concluso Malavasi – la necessità di fissare un ragionevole periodo di sperimentazione, che faccia emergere le molteplici criticità del Sistri, più volte segnalate, e consenta la definizione delle opportune misure correttive”.