Si è svolta al Capranichetta, in Piazza Montecitorio a Roma, l’Assemblea dei gruppi dirigenti della Faib Confesercenti e della Fegica Cisl.
Un incontro affollato di gestori provenienti da ogni parte d’Italia per riaffermare l’urgenza di un intervento di riconferma del bonus fiscale e nuove misure di contrasto alla crisi della distribuzione carburanti.
Nel corso dell’incontro, presieduto dai Presidenti di Faib, Martino Landi, e di Fegica, Roberto Di Vincenzo, sono state denunciate l’impotenza e l’incapacità di un Governo che dopo mesi di latitanza si è ridotto all’ultimo minuto per fornire l’ennesimo foglio di carta, poiché tali sono stati tutti i protocolli di intesa e i verbali siglati con questo Governo. Ancora una volta si pretendeva la sospensione dello sciopero in cambio dell’ennesima promessa, senza copertura né politica né economica. Anzi si voleva il consenso della categoria per tassare ulteriormente i cittadini.
Il No delle Associazioni dei gestori e la decisione di confermare lo sciopero è stata premiata dall’altissima adesione alla chiusura degli impianti che ha toccato punte del 90%. E’ stato respinto il tentativo governativo che voleva ricattare la categoria.
I rappresentanti di categoria intervenuti all’Assemblea hanno espresso la piena adesione alla conferma dello sciopero, rigettando la proposta capestro di un nuovo protocollo d’intesa. L’Assemblea ha ribadito la volontà di proseguire nell’azione di protesta e mobilitazione anche alla luce dei nuovi accadimenti politici, sottolineando che non può esserci nessun nuovo patto con chi ha preso, per oltre tre anni, in giro i gestori. Dagli interventi è emerso il rammarico per la rottura ulteriore del fronte sindacale e per il tentativo fallito di depotenziare la manifestazione di sciopero, a grave danno di tutti i gestori, operato in modo strumentale da chi lo sciopero non lo aveva neanche proclamato.
Nell’intervento di apertura il Presidente Faib, Martino Landi, ha messo in evidenza che “I Gestori hanno dimostrato grande senso di responsabilità aderendo alle innumerevoli proposte di protocolli e verbali avanzati dal Governo. Dopo tre anni di attese e rinvii possiamo dire che irresponsabili sono coloro che sono stati inerti per lungo tempo e che ora tentano di mettere i gestori contro l’opinione pubblica. Invitiamo il Governo dimissionario ad applicare gli accordi sottoscritti e a riconoscere immediatamente e finalmente il bonus fiscale strutturale e l’abbattimento dei costi della moneta elettronica, altrimenti proseguirà lo stato di agitazioni dei gestori”.
Nell’intervento di chiusura Roberto di Vincenzo, Presidente Fegica, ha rimarcato l’importanza della grande partecipazione allo sciopero e incitato i gestori a rimanere accanto al Sindacato per portare avanti sia la battaglia del bonus fiscale, di vitale importanza per la categoria, che la necessità di una riappropriazione di un nuovo protagonismo nella filiera sul fronte della contrattazione e della modernizzazione della rete.
Gli organizzatori hanno ribadito di voler rilanciare il confronto con il Parlamento e i gruppi parlamentari e ad essi, presenti all’Assemblea, hanno rilanciato le proprie richieste.