La riunione di ieri tra le delegazioni delle Organizzazioni di categoria Faib, Fegica e Figisc e di Eni ha proseguito il confronto sul rinnovo dell’Accordo economico normativo e discusso del delicato aspetto legato alle nuove tipologie contrattuali che dovevano essere definite – in base alla Legge 27/2012 – entro il 31 agosto dello stesso anno.
Le parti hanno condiviso che le nuove tipologie contrattuali costituiscono un’esigenza del settore complessivamente inteso. In questo senso, Eni ha rimarcato che, nonostante siano passati quasi 2 anni dalla scadenza legislativa, nessuna nuova tipologia sia stata definita; le Associazioni dei gestori hanno evidenziato da una parte che una nuova tipologia di Contratto di Commissione è stata siglata con la rappresentanza di Assopetroli Consorzi Grandi Reti e dall’altra che la loro rappresentanza si è sempre resa disponibile al confronto, sia in sede di Unione Petrolifera che in sede ministeriale, giungendo allo scambio di bozze di documenti informali non lontani dalla condivisione e invitando, dunque, Eni a far valere la giusta considerazione per la nuova tipologia contrattuale nella sede della propria rappresentanza, nel rispetto scrupoloso di quanto prevede la normativa vigente all’Art. 17 comma 2 Legge 27/2012.
Avendo, dunque, chiarito i rispettivi orientamenti e ribaditi gli ambiti legislativi nei quali il confronto si svolgeva – delineato dal D.Lgs 32/98, dalla Legge 57/2001 e dalla 27/2012, nel loro combinato disposto, secondo l’evoluzione giuridica e contrattuale del settore – le parti hanno affrontato le tematiche proprie relative al rinnovo dell’Accordo economico, facendo ulteriori passi in avanti, condividendo la necessità, oltre all’opportunità, di stringere i tempi per arrivare quanto prima alla definizione di una nuova intesa che restituisca ai gestori e all’azienda certezze e delinei una nuova visione di come gestire la rete carburanti in futuro, in funzione delle esigenze dei consumatori e delle imprese coinvolte nell’ampio processo di ridefinizione del mercato determinato dalla prolungata crisi degli erogati.
L’incontro, dunque, ha registrato piccoli passi avanti con l’obiettivo comune di arrivare in tempi brevi alla firma dell’intesa.
Intanto per giovedì 3 aprile è stato programmato un altro incontro tecnico per discutere della nuova procedura per l’accettazione dei buoni cartacei giudicata troppo farraginosa.