Partecipata assemblea dei gestori Esso di Eg della Romagna a Rimini presso la sede della Confesercenti ieri sera 2 agosto.
Alla riunione, a cui hanno partecipato il Presidente della Faib di Rimini, Ercole Gori, il coordinatore provinciale, Marco Ragni, e quello regionale, Michele Rosati, è intervenuto il Presidente nazionale Martino Landi.
L’assemblea, molto attesa dai gestori a marchio, ha fatto il punto sul nuovo accordo con Eg e sui suoi riflessi per i gestori a marchio Esso.
Gli intervenuti hanno evidenziato gli aspetti fin qui emersi dal Tour organizzato da Faib, sottolineando le valenze positive riscontrate nel corso delle diverse riunioni e annotando gli elementi di maggior criticità.
Anche a Rimini è stato ribadita la forte caratteristica innovativa dell’intesa, la prima con un operatore privato, in uno scenario non privo di conflittualità con i subentranti nella proprietà della rete Esso.
“La firma dell’accordo con EG- ha detto Martino Landi- ha smosso l’atteggiamento di chiusura e di attesa fin qui manifestato da alcuni operatori privati, che hanno rilevato pezzi importanti della rete Esso in alcune parti d’Italia. Contatti e relazioni si sono mossi in queste ultime due settimane, favorendo l’apertura di alcuni tavoli negoziali che erano rimasti rigidamente chiusi fino ad oggi. Un effetto immediato e diretto della firma con Eg, si potrebbe dire. A questo nelle prossime settimane potremo dare una valutazione più compiuta e verificare se l’effetto si dilaterà anche verso altri operatori.”
Poi Landi ha illustrato nel dettaglio l’accordo, dagli aspetti economici a quelli normativi, registrando le ulteriori criticità che sembrerebbero avanzare sulla questione della fatturazione del prodotto e della determinazione del prezzo finale.
Su questi punti, Landi ha tenuto a chiarire che tutti gli aspetti critici saranno valutati dal tavolo di confronto con l’azienda e altri, non ancora dettagliati dall’intesa, saranno all’esame dei tavoli tecnici.
Per la fatturazione i gestori hanno evidenziato che per conoscere in modo chiaro e trasparente il prezzo di fatturazione e il proprio reale margine è necessario che conoscano la configurazione con cui EG ha settato i punti vendita. Solo in questo modo il gestore può conoscere il proprio margine e il prezzo di fatturazione da parte di EG e svolgere con contezza dei dati, in autonomia, la propria attività. Su questo aspetto, a delucidazione dell’Accordo, sono stati svolti i necessari approfondimenti, chiarendo le modalità di applicazione della procedura di fatturazione condivisa. L’azienda, è stato chiarito, dal canto suo deve obbligatoriamente dare ai singoli gestori- da accordo sindacale- la precisa determinazione degli elementi commerciali di base di caratterizzazione del pv.
Ulteriore criticità, in questa prima fase, sembrerebbe emergere dall’applicazione delle politiche del pricing, con alcuni punti che necessitano di maggior implementazione da parte del sistema.
L’incontro ha poi esaminato i diversi profili contrattuali previsti a presidio delle politiche commerciali, delle strutture con maggior difficoltà, degli strumenti di tutela dei gestori.
“Questo giro di illustrazione dell’Accordo che abbiamo cominciato in giro per l’Italia, e continuerà nei prossimi giorni con altre tappe, per esempio a Parma e Reggio Calabria, ha dimostrato l’attesa di conoscenza che c’era sul tema, la voglia di sapere dei gestori, di partecipare. L’Accordo è stato apprezzato per i suoi effetti positivi in termini di garanzia per gli operatori della rete vendita. L’aver inquadrato l’intesa all’interno del quadro normativo vigente rilancia la necessità di una pulizia morale sulla rete, soprattutto quella gestita dai privati. Il nuovo accordo conferma che i rapporti economici tra gestore ed EG sono regolati in modo trasparente e con certezza giuridica e conferisce alla relazione gestore compagnia una garanzia valida e oggettiva. Un’ importanza, dunque, che va anche oltre il contenuto di dettaglio dell’intesa, aprendo un quadro operativo valido come garanzia. I gestori hanno compreso la difficoltà affrontata e i sacrifici fatti per ottenere questo risultato che, pur lasciando qualcosa per strada, ottiene l’obiettivo di metterli in sicurezza all’interno di un quadro di certezze economiche e normative, valide fino al rinnovo di un nuovo accordo.”