In questo mese del 2021, giusto qualche giorno fa, il 14 febbraio, la Confesercenti ha festeggiato il suo Cinquantesimo Compleanno, ricorrenza molto importante a livello nazionale e, in particolare per Faib, che fu una delle Associazioni di categoria costituenti.
Quel 14 FEBBRAIO del 1971, la FAIB – la Federazione dei Benzinai (presieduta da Resnati), l’UNCIC – l’Associazione dei Piccoli Commercianti (presieduta da Malabaila), l’ANVA – l’Associazione degli Ambulanti (presieduta da Capritti), la FIARC – la Federazione degli Agenti di Commercio (presieduta da Corazza), in una grande Assemblea costituente tenuta a Roma, confluirono in un’unica sigla per dar vita ad una Confederazione rappresentativa delle imprese del commercio, del turismo e dei servizi.
L’Assemblea fondativa si svolse nella capitale presso il Palazzo dei Congressi all’EUR; di li a poco seguirono identiche assemblee territoriali in molte parti del paese.
Faib ricorda quell’avvenimento con grande orgoglio, per essere stata tra le Federazioni di categoria che hanno contribuito alla nascita di una delle Associazioni imprenditoriali oggi maggiormente rappresentativa del Paese e tra gli attori più dinamici e autorevoli delle parti sociali.
L’obiettivo dichiarato fu quello di radunare tutte le piccole e medie imprese del commercio, del turismo e dei servizi in un’Italia che sulla spinta del miracolo economico aveva visto crescere e prosperare tante micro attività imprenditoriali che però non esprimevano ancora una soggettualità politica ed organizzativa capace di rappresentare un punto di vista e una proposta organica di tutela e sviluppo delle proprie attività.
La massiccia affluenza di migliaia e migliaia di piccoli imprenditori confluiti su Roma testimoniarono la viva adesione al nuovo progetto associativo di formare una Confederazione, capace di dare dignità, migliorare le condizioni di lavoro e approdare ad una dimensione di impresa, capace di contribuire allo sviluppo del Paese.
Oggi Confesercenti rappresenta oltre 300 mila imprese del commercio, del turismo e dei servizi, è una delle Associazioni imprenditoriali più rappresentativa del Paese, siede a tutti i tavoli istituzionali in rappresentanza delle imprese del terziario, è membra del Cnel, esprime Presidenti e dirigenti di primissimo piano a livello nazionale e territoriale nelle Camere di Commercio, è costantemente tra gli attori auditi dal Parlamento su tutti i provvedimenti economici, fiscali, creditizi, di bilancio, sociali in discussione alle Camere ed è firmataria dei principali contratti di lavoro del terziario, del turismo, dei servizi e della panificazione artigiana.
“Per noi di Faib- dice Martino Landi, Presidente nazionale in carica- è sempre stato motivo di orgoglio ricordare la storia di quei giorni, il movimento di adesione che crebbe nella categoria e l’entusiasmo dei nostri dirigenti di allora intorno i valori fondativi, rielaborare la vicenda umana e associativa delle persone e delle moltissime iniziative realizzate in questo mezzo secolo in cui abbiamo incrociato la storia d’Italia. Riteniamo sia anche l’occasione per valorizzare le tante esperienze di lotta e battaglie sindacali per conseguire i diritti fondamentali, tante volte negati al lavoro autonomo e soprattutto nella fattispecie dei gestori carburanti posti su un crinale molto esposto di atipicità contrattuale. Il nostro fare impresa è sempre stato problematico, e ancor di più lo è oggi. Passando dal boom economico alle due recessioni dell’ultimo decennio e all’attuale pandemia si è determinata una drastica contrazione degli erogati mentre si avvicina la transizione energetica che stravolgerà ulteriormente gli assetti della rete e le abitudini dei cittadini. Conquistare autonomia e dignità è stata una battaglia lunga. Oggi bisogna saperla difendere così come occorre tutelare le conquiste della categoria, dalla contrattazione agli strumenti di welfare, dalla normativa speciale di settore ai nuovi strumenti della bilateralità che bisogna saper mettere a terra in un comparto così atipico a difesa delle piccole imprese di gestione della distribuzione carburanti, che si traduce anche nella difesa del presidio del territorio, dei servizi ai cittadini. E’ con viva emozione che ringrazio i Presidenti e i dirigenti che prima di me hanno contribuito a scrivere, con i loro sacrifici e le loro lotte, questa storia eccezionale che credo abbia poco eguali nel resto d’Europa. L’invito che faccio a chi oggi è al mio fianco, e a chi verrà dopo, è di non disperdere questo patrimonio di lotte e di preservarlo come valore fondamentale per la tutela dei gestori.”