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Il Mise convoca il tavolo petrolifero per l’11 gennaio.

Il Sottosegretario di Stato On. Alessia Morani, facendo seguito alle intese intercorse con le Federazioni di categoria dei gestori, ha convocato il tavolo di filiera, in modalità videoconferenza, per il giorno 11 gennaio 2021.

La nota è stata inviata a Faib, Faib Autostrade, Fegica e Figisc/Anisa per i gestori e a Unem, Assopetroli, Assogasliquidi, Assogasmetano e Federmetano.

Il tavolo, insieme al riconoscimento delle perdite economiche subite dalle aree di servizio, come si ricorderà, era parte integrante delle richieste avanzate dalle Associazioni dei gestori nel corso della manifestazione di protesta del 15-16 dicembre us, assumendo come base di discussione la Risoluzione De Toma approvata dalla X Commissione della Camera dei deputati all’unanimità, a riaffermare l’importanza di un settore fondamentale e strategico per l’economia nazionale.

La risoluzione impegnava il Governo a intervenire per la razionalizzazione e l’ammodernamento della distribuzione dei carburanti, a varare interventi per l’ammodernamento in vista dello sviluppo della mobilità elettrica, a dare maggiore protezione delle condizioni lavorative dei gestori con la previsione di forme sostitutive di determinazione del reddito in caso di mancata contrattazione, consolidamento dei tavoli ministeriali e rafforzamento della lotta all’illegalità.

Faib, nel rinnovare l’apprezzamento per la Sottosegretaria che ha finalmente convocato il tavolo di settore con i soggetti maggiormente rappresentativi, sottolinea che adesso le Associazioni dei gestori e tutta la parte sana della filiera debbono chiedere al Governo di tradurre legislativamente le indicazioni della Risoluzione De Toma, dando attuazione alle pressanti indicazioni votate all’unanimità dalla competente commissione parlamentare e ampiamente condivise dalla rappresentanza di settore. Contrastare l’illegalità e prevedere sanzioni per chi elude gli obblighi contrattuali, combattere il contrabbando di prodotti petroliferi e l’evasione fiscale, prevedendo anche per questo settore la disciplina della vendita sottoprezzo, rafforzando i controlli della Guardia di finanza, è dovere di tutti nell’interesse preminente del settore e dei soggetti sani della filiera. L’alternativa è consegnare la distribuzione carburanti ai campioni dell’illegalità, ai soggetti che speculano sulla pelle dei gestori, ai tanti furbetti del quartierino, con il rischio di scoprire che c’è sempre uno più furbo dei furbi.

O il settore è in grado di darsi- rinnovandole- delle regole o si autocondanna alla lenta inesorabile marginalità, sino all’estinzione. Siamo davvero davanti ad un bivio.

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