Con una nota congiunta, a firma dei tre Presidenti, Faib Fegica e Figisc hanno diffidato la Q8 perché in costanza di normativa si è sottratta agli obblighi di contrattare le modifiche apportate unilateralmente al complesso di accordi che regolano le relazioni fra la Compagnia ed i propri Gestori.
La nota è stata inviata ai vertici della Q8 e al Sottosegretario al Ministero dello Sviluppo Economico, Prof. Claudio de Vincenti.
Nella nota si fa riferimento alla modifica unilaterale dell’accordo del 20 gennaio 2011 sulla partecipazione dei Gestori agli sconti, e alla nuova modalità di pagamento delle forniture al momento della consegna che appesantisce l’attuale sistema di pagamenti, definito negozialmente con l’accordo del 4 novembre 2008.
La nota interviene a censura del pricing differenziato adottato dall’Azienda a seconda della segmentazione della rete con una divisione degli impianti, unilateralmente effettuata, e alla continua trasformazione dei punti vendita di proprietà in impianti ghost, anche all’interno dei centri abitati, sia in violazione della Legge 27/2012 che lo vieta espressamente che del D.Lgs.32/98 in materia di forme contrattuali, oltre che delle normative regionali laddove vigenti.
La nota prosegue con l’invito a recedere dalle posizioni menzionate e da ogni altro atteggiamento dovesse essere stato assunto in maniera non conforme al complesso delle norme che regolano la materia, evidenziando che, “le scriventi si vedrebbero costrette e far valere le proprie ragioni nelle sedi giurisdizionalmente competenti.”
Le Federazioni poi sottolineano come alcune prese di posizione espresse dall’Azienda, sui temi generali, appaiano estremamente gravi in quanto priverebbero di qualsiasi valore i contenuti del verbale di Incontro sottoscritto al Ministero dello Sviluppo Economico lo scorso 27 luglio, delegittimando la sottoscrizione del predetto verbale da parte di Unione Petrolifera e gli impegni assunti in prima persona dal Sottosegretario di Stato. In questo senso Faib Fegica e Figisc sollecitano “il Prof. De Vincenti, ad effettuare un intervento che chiarisca a tutti coloro che hanno sottoscritto quel documento, la rilevanza e l’ambito di applicazione”, valutando l’attivazione del “tentativo obbligatorio di composizione delle vertenza collettive individuato nel D.Lgs. 32/98 richiamato espressamente – come la Legge 57/01 – nella recentissima norma contenuta nella L. 27/12.”